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“Un mix tra Tevez e Lavezzi”, in Serie A topperà totalmente | Solo 10 minuti in una stagione

Ezequiel Lavezzi
Ezequiel Lavezzi, il Pocho con la maglia del Napoli – – ansa – IlPosticipo.it

La storia di uno dei più grandi bidoni della Serie A. Doveva essere la fusione di Tevez e Lavezzi: giocherà appena dieci minuti.

Trappola a vista. Il mercato di gennaio quest’anno non è la tradizionale riparazione, un puntellare o allungare le rotazioni di un gruppo squadra. Si deve comprare per svoltare. Basta guardare la situazione delle big: all’Inter serve un difensore, all’Atalanta un esterno alto.

Ma se Inzaghi e Gasperini possono contare su una rosa comunque lunga, in casa Juventus i difensori sono d’obbligo, al Milan serve un vice Theo e un alter ego di Fofana, il Napoli necessita di un centrale e di un centrocampista.
Occhio però agli acquisti, soprattutto quest’anno. Il Milan pensò di svoltare nel 199 quando prese, nemmeno maggiorenne, Fabricio Coloccini dal Boca Juniors: in pratica, a Milanello, non l’hanno mai visto: valzer di prestiti prima della cessione al Deportivo La Coruna.

Sempre nello stesso anno la Juventus aveva bisogno di un sostituto di Del Piero, un po’ come ora un alter ego di Vlahovic. La scelta ricadde su Esnaider: uno gol in sei mesi, una miseria per un giocatore pagato 12 miliardi. La storia del mercato di gennaio è piena di errori, ma stavolta con le big incomplete il rischio fiasco è dietro l’angolo.

La fotocopia sbiadita di Tevez e Lavezzi

Antonio Conte ha chiesto dei giocatori ben precisi al Napoli. Un Napoli che nel 2013 stava per commettere uno dei più grandi errori della sua storia: stava per prendere ciò che la Gazzetta dello Sport descrisse come “un mix di Tevez e Lavezzi”.

In pratica una fotocopia sbiadita dell’uno e dell’altro. A salvare il Napoli ci pensò una società in rampa di lancio, destinata a dar parlare di sé a tal punto da essere soprannominata la squadra dei miracoli: il Chievo Verona.

Gabriel Hauche
Gabriel Hauche, il Demonio del Chievo Verona – facebook – IlPosticipo.it

Da demonio a super flop in Serie A

I feedback provenienti dall’Argentina su Gabriel Hauche erano da Demonio, questo il soprannome del fantasista sudamericano, dall’impatto clamoroso con la Selecciòn: cominciò con 3 gol in partite. Foga e grinta che stregarono il Chievo Verona nel 2013.

Foga, grinta e gol non si sono mai visti in Serie A. Più che Demonio Gabriel Hauche è stato un fantasma, una meteora in Serie A, passata talmente inosservata che non si sentì affatto il suo passaggio. Hauche giocò la miseria di dieci minuti coi Mussi Volanti, di gol nemmeno a parlarne: il ritorno in Argentina fu immediato, prima di vagabondare in Sudamerica tra Racing, Tijuana e Millonarios. Attualmente è un attaccante da zero gol e zero presenze con il Sarmiento.