Lazio, calciatore truffato: “Mi ha rubato la macchina” | Scopre tutto a Formello
Un racconto clamoroso di un calciatore truffato. Il racconto nei minimi particolari di quanto accaduto a Formello.
Il 2025 parte a marce elevate. Già, questo mercato che si apre non è la classica sessione di riparazione. Troppe squadre devono risolvere problemi gravi, figli di strategie sbagliate questa estate ma anche di tanta sfortuna, direttamente proporzionale alla quantità di infortuni.
In casa Lazio, però, tengono banco non solo le vicende di mercato ma anche quella di un clamoroso furto che ha visto coinvolto un biancoceleste, che non ha nulla a che fare con il caso del 2015 legato al fantomatico arriva di Van Persie a Formello.
I tifosi biancocelesti di vecchia data si ricorderanno certamente di quanto accaduto in quel periodo, quando un’agenzia immobiliare aveva diffuso la notizia che il centrocampista olandese, allora del Manchester United, avesse deciso di acquistare una villa a pochi metri dal campo sportivo laziale.
Van Persie ovviamente non è mai venuto alla Lazio né ha comprato quella villa a Formello, si scoprì che fu tutta una trovata (illegale) Proto Organization LTD di Londra. In questo caso un giocatore biancoceleste è stato veramente truffato.
Un racconto con dovizia di particolari
“Mi ha chiesto di passarlo a prendere a casa perché lui a Roma non guida e gira con l’autista. Lo vado a prendere dicendogli gli sbrigarsi: lui mi offre una birra Lui mi offre una birra, mi accende la televisione e mi fa mettere seduto in salone”.
Comincia da qui il racconto con dovizia di particolari di Luigi Corino, ex biancoceleste, ai tempi di Gascoigne e una Lazio allenata da Zoff, inflessibile su chi arrivava in ritardo agli allenamenti. “Le multe fioccavano”. Qui si è andati ben oltre.
La scoperta a Formello
Corino aspetta Gazza che non scende. Luigi, preoccupato, lo chiama e sale a cercarlo rimanendo di stucco che capire che l’inglese non c’era. “Esco e mi rendo conto che mi aveva rubato la macchina, lasciandomi a piedi”. Corino vola a Formello con un taxi.
Arriva ovviamente in clamoroso ritardo. A Formello chi si ritrova? Gazza. “Lui si rivolge a Zoff e comincia a urlare: ‘Multa Mister! Multa, multa!’, con tutti i compagni in coro, piegati dalle risate perché sapevano dello scherzo. Ma questo è normale – prosegue Corino, sempre sulle colonne di FootballPassion – perché lui era capace di tutto”. Il più classico dei geni maledetti, capace sì di grandi gesti (in campo) ma anche (al di fuori) del suo esatto contrario.