Rissa in campo, l’arbitro sospende la partita | “Una ginocchiata e due pugni sul volto”
L’increscioso episodio verificatosi nel corso del sentitissimo match ha portato il direttore di gara a prendere la drastica decisione
Nel corso delle partite di calcio purtroppo può succedere che possano verificarsi degli avvenimenti spiacevoli che non hanno nulla a che vedere con i valori dello sport. Quando gli animi si scaldano, capita di sfociare in reazioni rabbiose. Questo non significa che siano giustificabili.
Anche in Serie A spesso vediamo scene di questo genere. Considerando che alla visione (sia in campo che in televisione) ci sono anche tanti bambini e ragazzini di certo non è un bell’esempio da tramandare.
Un malcostume che dovrebbe essere combattuto in tutti i modi. Al tempo stesso bisogna fare i conti anche con il fatto che i calciatori oltre ad essere dei professionisti sono delle persone. Come tali possono incappare in qualche errore.
La cosa importante però è cercare di non degenerare ed evitare di farsi male. Soprattutto sui campi delle serie minori non sempre si riesce in questo intento, così come testimoniato da un avvenimento di qualche giorno fa.
Qual è il teatro dello spiacevole episodio
Come si evince dalle informazioni raccolte da tuttocampo.it, il misfatto si è verificato in un match valido per la diciassettesima giornata di Promozione Lucana tra Sporting Lavello e Moliterno sospeso al 15′ della ripresa per via di una furiosa rissa.
I dirigenti del Lavello però hanno deciso di raccontare la propria versione ai microfoni della testata sopracitata anche per cercare di mettere un punto definitivo su una pagina che non ha proprio niente di bello da raccontare.
La ricostruzione della rissa in campo
Il racconto si apre con il preambolo su quanto nel primo tempo fosse filato tutto liscio. Nel secondo invece la situazione è precipitata in seguito ad un fallo di gioco. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare ciò che sarebbe successo di lì a poco. Ecco un estratto di quanto dichiarato dalla dirigenza del Lavello: “In seguito al primo parapiglia, l’arbitro ha deciso di sospendere l’incontro. Un giocatore del Moliterno, che aveva già colpito un nostro giocatore con una ginocchiata, a seguito dell’espulsione e dell’allontanamento dal terreno di gioco è tornato indietro per colpire con due pugni sul volto lo stesso giocatore”.
Poi ha proseguito svelando un particolare che se confermato sarebbe a dir poco inquietante: “Tutto ciò, insieme ad altri eventi generati sempre da atteggiamenti violenti, ha inevitabilmente creato un clima di rabbia generale. Il che ha portato ad altre espulsioni, da entrambe le parti. La situazione è andata via via tranquillizzandosi. L’arbitro però ha ritenuto di non poter riprendere l’incontro. Mi è stato successivamente riferito che, all’inizio del secondo tempo, i dirigenti in campo del Moliterno hanno invitato i propri giocatori a “smettere di giocare” e “spezzare le gambe” dei nostri, alimentando inevitabilmente un clima di elevata violenza”.