Felipe Sodinha: la disperazione dovuta all’alcool | “Talmente ubriaco che ho distrutto la casa”
L’incredibile storia di Felipe Sodinha, eclettico giocatore in campo, un pericolo pubblico fuori dal rettangolo di gioco.
Non è il primo e non sarà l’ultimo di quei classici giocatori talentuosi, dotati da madre natura di qualità per molti sconosciute, che si rovina la carriera a causa degli stravizi fuori dal campo. In Brasile si è perso il conto dei casi specifici.
Tra questi un esempio abbastanza cristallino è Felipe Monteiro Diogo, per amici e nemici sportivi semplice Sodinha, un po’ centrocampista un po’ attaccante. dell’Atletico Offlaga.
Trequartista mancino dalla classe cristallina, tecnica individuale eccelsa ma una predisposizione a ingrassare a causa di una vita sregolata fuori dal campo, dove era solito consumare numerose bevande alcoliche.
Se a questo ci aggiungiamo gli infortuni, soprattutto quelli alle ginocchia, ecco spiegato il motivo per cui la sua carriera non è direttamente proporzionale alle sue oggettive qualità.
Nel soprannome c’è tutto
Il brasiliano di Jundiai inizia la sua carriera nelle giovanili del Paulista, si fa conoscere con il soprannome di Sodinha, un nomignolo affibbiato già al papà di cui il verdeoro ne ha ereditato la passione per la Soda. Fu l’Udinese a portarlo in Italia nel 2008. Inizia un’esperienza in giro per lo stivale.
Bari, Paganese e Portogruaro, una breve parentesi in patria prima di tornare in Serie B per indossare la maglia del Brescia. Esperienza che può essere racchiusa nella richiesta di messa in mora a seguito di mancati stipendi. Passa al Trapani prima di ritirarsi, a soli 27 anni, per intraprendere la carriera di procuratore sportivo. La nostalgia canaglia lo riporta in campo: Mestre in Serie C, poi Rezzate, Modena, Sporting Franciacorta, Cast Brescia, e Ospitaletto, la scorsa estate il passaggio al all’Atletico Offlaga, in Prima Categoria.
Un danno di 4500 euro
Di recente Sodinha ha raccontato di un danno di 4500 euro fatto a casa sua ai tempi del Brescia. “Torno a casa, come al solito intorno alle sei e mezza di mattina – racconta Sodinha al podcast di Centrocampo – solo che alle 9 avevo l’allenamento”.
Sodinha accende l’acqua, ghiacciata, nella vasca con l’intento di svegliarsi. “Mentre si riempiva la vasca mi sono addormentato – continua – risvegliandomi un quarto d’ora prima degli allenamenti, con tutta l’acqua per casa, sul parquet”. Sodinha chiude, almeno, l’acqua e scappa agli allenamenti. “Quando sono tornato sembra piovesse, avevo una casa su tre piani. Ho dovuto cambiare tutto il parquet”. Per un totale, appunto, di 4500 euro.