Dramma per una colonna della nazionale azzurra: malattia gravissima | Non si guarisce
Una delle personalità di maggior spicco della nazionale italiana ha raccontato a cuore aperto la brutta malattia che ha vissuto
Le vicende private dei protagonisti del calcio e in generale dello sport non sempre sono di dominio pubblico. Alle volte per quanto ormai sia difficile tenere nascosti dei particolari della propria vita può capitare che qualcosa possa sfuggire alla stampa.
A quel punto è solo il diretto interessato che magari in un momento di apertura riesce ad parlare delle difficoltà che ha affrontato o che si ritrova ad affrontare. D’altronde per quanto spesso lo si dimentichi, sono esseri umani anche loro.
La storia che stiamo per andare a raccontare lascia in dote dei tratti davvero toccanti, ma indica anche la forza di volontà che alcuni personaggi riescono a tirare fuori nei momenti di maggiore avversità.
Non resta quindi che andare a scoprire chi è il protagonista di questa vicenda e cosa ha confessato sulla sua vita. Si tratta di una tematica forte e l’auspicio è che il suo racconto possa essere d’aiuto a chi dei problemi simili.
Chi ha vissuto la terribile esperienza
Ad onor del vero si tratta di una donna e non ha nulla a che vedere con il calcio. Lei è Myriam Sylla pallavolista italiana reduce dalla vittoria con la nazionale azzurra alle Olimpiadi di Parigi. In un’intervista rilasciata a Vogue e riportata da golssip.it ha parlato del periodo in cui ha lottato contro la bulimia.
Un momento durissimo, da cui per fortuna è riuscita ad uscir fuori: “Quando sono andata via di casa per giocare a pallavolo, lontano dalla mia famiglia e dalla mia stabilità, ho iniziato a vomitare dopo mangiato. Anche una mia compagna lo faceva, ma sapevo che era sbagliato. Ci siamo aiutate a vicenda per smettere”.
Una situazione terribile
Poi la Sylla ha fatto un ulteriore passo a ritroso a quando ha deciso di cimentarsi nella pallavolo: “All’inizio i miei genitori erano un po’ titubanti, poi una volta compreso che quello era il mio sogno, mi hanno aiutato in tutto”.
La pallavolista ha poi toccato un altro argomento di una certa rilevanza, ovvero quello del rilascio del permesso di soggiorno per chi come lei ha genitori di origini straniere. Alla fine di una lunga trafile lei ce l’ha fatta, altri purtroppo non ancora e ciò a suo avviso non più ammissibile nel 2025.