“Mondiale? Il Brasile non ha chance”: Cafu affonda la sua nazionale | Il motivo è chiarissimo
L’ex terzino di Roma e Milan non ripone molte aspettative sul Brasile per i prossimi anni. La ragione di tutto ciò è inimmaginabile
Tra i terzini più rappresentativi di fine anni ’90 inizi 2000 c’è sicuramente Marcos Cafu. Il “pendolino” così com’era stato soprannominato dai tifosi della Roma durante il suo periodo di permanenza nella Capitale, è uno di quei giocatori rimasto nel cuore di tutti gli appassionati di calcio.
Quando la classe regna sovrana non ci sono colori che tengano e non si può far altro che applaudire e rimanere estasiasti. È un po’ questo l’effetto che fanno certi campioni, che nel calcio odierno mancano davvero tanto.
Per i nostalgici di quell’era rivedere certi protagonisti anche solo durante un’intervista televisiva fa scappare un po’ la lacrimuccia. Ma cosa ancor più importante il loro parere viene visto come la massima autorevolezza.
Recentemente l’ex esterno destro difensivo si è lasciato andare a delle dichiarazioni che hanno fatto un certo scalpore, ma che al contempo hanno creato uno spunto di riflessione di una certa rilevanza.
Perché Cafu non crede in questo Brasile
A riportare il suo pensiero è stata la pagina Instagram calciatori_per_sbaglio. Da uomo saggio e navigato ha usato poche parole che però hanno avuto una certa eco. Il tema manco a dirlo è la nazionale brasiliana, caduta ormai in una crisi profonda.
I verdeoro rispetto ai suoi tempi non sono più la squadra da battere e spesso e volentieri nei grandi appuntamenti non si sono rivelati all’altezza della loro storia. Cafu ha cercato di individuare la causa e a suo avviso è estremamente semplice: “Più brasiliani andranno in Premier, meno chance avrà il Brasile di vincere il Mondiale. Preferisco la Liga. Lì non esaltano i giocatori normalissimi”.
I successi di Cafu con la maglia verdeoro
Una dura stoccata, anche perché secondo il pensiero comune la Premier League è il campionato più competitivo al mondo. Sicuramente è il più ricco, ma questa è un’altra storia, anche se per certi versi va di pari passo. Quando Cafu fluidificava sulla fascia destra i migliori brasiliani giocavano soprattutto in Italia e in Spagna.
L’ultimo titolo iridato è arrivato proprio quando a vestire la maglia del suo paese c’erano lui Ronaldo, Rivaldo e Ronaldinho solo per citarne alcuni. Prima ancora aveva trionfato anche ad Usa ’94 nella famosa finale vinta contro l’Italia di Roberto Baggio. Insomma, non è proprio l’ultimo arrivato, per questo è bene riflettere su ciò che ha dichiarato.