Premier League in lutto: è morta una leggenda | Lacrime in tutto il Regno Unito
La notizia della dipartita del grande campione ha sconvolto tutto il paese. Andiamo a ripercorrere le sue gesta in campo
La morte di una leggenda del calcio lascia sempre una grande amarezza nei tifosi, soprattutto in coloro che hanno gioito, esultato e pianto grazie a lui. Negli ultimi anni sono stati diversi i personaggi che ci hanno lasciato provocando questo stato d’animo generale.
Mihajlovic, Vialli ed Eriksson sono solo alcuni dei nomi più illustri, ma purtroppo il firmamento calcistico si sta riempiendo sempre di più. Chiaramente è anche fisiologico, si tratta del corso della vita anche se si fa sempre fatica ad accettarlo.
Al contempo però ciò che hanno fatto in campo o in panchina resterà per l’eternità. Nessuno potrà mai dimenticare le punizioni di Sinisa o i successi di Eriksson con la Lazio. L’abbraccio tra Vialli e Mancini dopo il successo dell’Italia a Wembley è un’istantanea indelebile che toccherà sempre il cuore.
Negli ultimi giorni a loro si è aggiunta una vera e propria icona del calcio inglese, che si è spenta all’età di 90 anni. Andiamo a scoprire di chi si tratta e quale apporto ha dato alla Premier League negli anni passati.
Chi è il giocatore scomparso che ha estasiato l’intero Regno Unito
Stiamo parlando di Tony Book bandiera del Manchester City in un’epoca lontanissima dalla prosperità attuale. Come riportato da tuttomercatoweb.com ad annunciare la triste notizia è stato lo stesso club britannico tramite una nota apparsa sui propri canali ufficiali.
Aveva 90 anni e ha dedicato di fatto tutta la sua vita ai Citizens, prima in veste da giocatore e poi in altri ruoli. In generale la sua dipartita ha creato un enorme dispiacere a tutto il paese e a tutti i tifosi, anche quelli avversari che sportivamente non hanno potuto non apprezzare quanto di bello fatto da Book.
I successi e il legame con un club di Premier
Il terzino destro ha collezionato 315 presenze complessive con il City tra il 1966 e il 1974 segnando anche 5 gol. Nel 1967 fu nominato capitano e nel corso della sua militanza ha contribuito alla conquista di diversi trofei.
Tra questi vanno annoverati una FA Cup, una Coppa di Lega, una Coppa delle Coppe e un Charity Shield. Dopo aver appeso le scarpette il chiodo ha ricoperto il ruolo di allenatore delle giovanili vincendo la prima FA Youth Cup della storia del club nel 1986. In seguito è stato nominato presidente onorario, a testimonianza del legame viscerale con i blues di Manchester.