Questa è una tragedia: Juve, un titolare finisce in tribunale | A rischio squalifica?
Grane in vista per il top player della Juventus che dovrà fare i conti con una decisione delle giustizia italiana. Ecco cos’è successo
La stagione della Juventus è stata fin qui caratterizzata da molteplici alti e bassi. La compagine di Thiago Motta sembra non aver trovato ancora una quadra definitiva e ciò si evince anche dal ritardo in classifica rispetto al treno scudetto.
Diversi dei nuovi elementi non si sono ancora inseriti nel migliore dei modi anche per via di alcuni problemi fisici che per forza di cose hanno condizionato il loro percorso. Nonostante ciò la zona Champions è a portata di mano.
Servirà però un rendimento diverso nel girone di ritorno. I troppi pareggi raccolti in questa prima parte di campionato hanno frenato le ambizioni dei bianconeri, che però è bene rammentare sono ancora in fase di costruzione.
A ciò vanno aggiunte anche delle situazioni legate ai singoli giocatori, che in qualche modo si riflettono anche sul rendimento in campo. In questa sede ne andremo a scrutare una in particolare, che riguarda una dei top.
Qual è il calciatore coinvolto nella vicenda
Infatti come riportato da tuttomercatoweb.com Kenan Yildiz dovrà risarcire la sua ex agenzia, la Leaderbrock Sports. La causa di ciò è l’interruzione del rapporto lavorativo senza una giusta causa.
Stando a questa ricostruzione gli ormai ex agenti avrebbero chiesto ed ottenuto un indennizzo a titolo di risarcimento dopo essersi appellati ai tribunali sportivi italiani. Ma è bene fare un passo alla volta e andare a vedere cosa è successo esattamente.
La dinamica dell’accaduto e i rischi corsi dal calciatore
Il fantasista turco si è legato all’agenzia nel dicembre 2021 quando militava nelle giovanili del Bayern Monaco. Grazie alla Leaderbrock Sports nell’estate del 2022 approda alla Juventus e dopo una stagione in Next Gen viene aggregato alla prima squadra. Vista la sua importante crescita è stato poi ratificato un nuovo accordo per prolungare e ritoccare il contratto, ma il calciatore dopo aver fatto fare il “lavoro sporco” ai procuratori ha firmato in loro assenza.
Successivamente ha deciso di scaricarli nonostante il contratto ancora in essere. Per l’agenzia si è trattata di una vera e propria mancanza di gratitudine e per questo ha deciso di imbastire un’azione legale. Di fatto è stato un modo per fargli capire l’importanza del lavoro svolto per lui quando praticamente non era ancora nessuno. Per fortuna di Yildiz è stato decretato solo il risarcimento e non una squalifica, come accaduto in altre situazioni analoghe in passato.