“Non puoi andare”: gli ha vietato di vedere la moglie in ospedale | L’ignobile retroscena su Sarri
Clamoroso retroscena raccontato da un giocatore che vede coinvolto Maurizio Sarri. Gli ha vietato di vedere la moglie in ospedale.
Da semplici gestori di gruppi a protagonisti assoluti del calcio. La figura degli allenatori negli ultimi anni è cresciuta così tanto da essere anteposta ai giocatori. Per qualcuno un errore madornale l’esasperazione del ruolo di un allenatore.
Per altri sono gli allenatori a vincere e a perdere un incontro, come se scendessero loro in campo e i giocatori fossero delle pedine mosse da un gran burattinaio. A prescindere dall’importanza più o meno esagera, la figura di un tecnico finisce spesso in prima pagina di questi tempi.
È Ancelotti che fa vincere il Real Madrid e non le sue stelle, è Juric alla base della crisi della Roma. Gasperini è un esempio da imitare anche se il suo rapporto con i giocatori è a dir poco complesso. Come esempio basta far riemergere lo sfogo di qualche tempo fa dell’ex atalantino Joakim Maehle, quando descrisse il deuas ex machina della favola Dea alla stregua di un dittatore.
Si stanno moltiplicando a dismisura i retroscena sugli allenatori. Altro che i gradoni di Zeman. A proposito di ex allenatori della Lazio, viene fuori che Maurizio Sarri ha vietato di far vedere la moglie di un giocatore in ospedale.
Il telefono continuava a vibrare
“Mia moglie incinta era in ospedale la mattina, la sera avremmo giocato contro il Sassuolo in casa. Eravamo in sala video ed il mio telefono continuava a vibrare. Di solito lo spengo ma ero preoccupato per mia moglie. Mi aveva chiamato cinque o sei volte”.
Inizia così il racconto di Kalidou Koulibaly, campione d’Arabia in carica con l’Al-Hilal, nazionale senegalese con un passato importante nel Napoli, di cui è stato un dei top player nella sua lunga militanza (otto stagioni) con la maglia del Napoli.
L’integerrimo Sarri
Koulibaly alla fine rispose alla chiamata della moglie, che aveva confermato al difensore del Napoli che dì lì a breve avrebbe dato alla luce un bel maschietto. E qui entra in scena l’integerrimo Maurizio Sarri. Il racconto di Kalidou diventa clamoroso.
“Sarri non voleva che io andassi in ospedale – continua l’ex azzurro, sempre in un’intervista a Calcio Raffinateza – aveva bisogno di me”. Rimarcando che il Napoli doveva giocare in casa con il Sassuolo, Koulibaly sbottò: “Gli dissi che poteva fare quello che voleva, darmi una multa, una squalifica, io doveva andare”. Kouli arrivò in tempo per la nascita del piccolo Seni, anche se alla fine dovette tornare per la partita serale. “Ho bisogno di te, Kouli!”. Firmato: Maurizio Sarri.