False dichiarazioni: Walter Mazzarri va a processo | Costretto a restituire tutti i soldi
Walter Mazzarri e la partita giudiziaria nel processo per false dichiarazioni. I retroscena che hanno visto coinvolto l’ex allenatore del Napoli.
Il calcio, con i suoi protagonisti, finisce sempre più spesso nelle aule di tribunali. Gossip a parte con la storia di Totti e Ilary, probabilmente ci finiranno anche Mauro Icardi e Wanda Nara a differenza di Alvaro Morata e Alice Campello, sempre più giocatori o tesserati finiscono col doversi difendere o portare accuse davanti a un giudice.
L’anno scorso, più o meno di questi tempi, Fagioli, Tonali e Zaniolo dovettero presentarsi in Procura per le accuse riguardanti i giocatori scommettitori. Per l’attuale centrocampista della Juve è stata l’occasione per farsi curare dalla sua ludopatia.
Il centrocampista del Newcastle ci ha rimesso un Europeo per le sue scommesse, addirittura per le sue squadre, Milan e Brescia, che per poco non compromettevano la sua carriera: per fortuna è stato solo sfiorato l’articolo 30 dello Statuto FIGC (illecito sportivo) con quelle ammonizioni prese apposta per vincere soldi.
Chi ha soltanto rischiato la squalifica è stato Zaniolo: giocava alle slot, ai giochi ludici, si è salvato da una sanzione sportiva soltanto per quel motivo. Ma non solo loro sono dovuti comparire in un aula di tribunale davanti a un giudice.
Caso aperto
L’inchiesta sulle curve che minacciavano le società ha portato finora 18 arresti, 24 Daspo (dai 3 ai 10) e altri provvedimenti. Ma Simone Inzaghi, più in generale Inter e anche Milan, sono dovuti andare in Procura a spiegare tante situazioni illecite.
Il coinvolgimento di giocatori, allenatori e dirigenti (non solo Inzaghi, sono stati ascoltati anche Xavier Zanetti, Milan Skrniar e Davide Calabria) in questo caso aperto per ora si è risolta come una semplice comparizione come persone informate dei fatti, ma allarga il lato oscuro del calcio.
Il caso Mazzarri
È finita male la storia del 2023 riguardante Walter Mazzarri. Che ha definitivamente perso la partita giudiziaria contro un funzionario della ex Cariplo. I fatti risalgono a circa due anni fa, quando l’ex allenatore del Napoli aveva citato in giudizio un direttore della banca, Paolo Brivio, accusandolo di false dichiarazioni in relazione ad un finanziamento contratto da un costruttore sassarese vent’anni fa.
Paolo Brivio è riuscito a dimostrare che che, all’epoca dei fatti, lui non si trovava nell’isola essendo al lavoro in una filiale del continente. Un caso che si è trascinato per le lunghe e che tutt’ora riemerge aumentando i numeri di tesserati FIGC (o ex) che hanno avuto a che fare con le aule dei tribunali.