Minacce al calciatore sui social: arrestato un tifoso | La denuncia ha funzionato
Aveva augurato la morte a suo figlio. Ma questa volta la denuncia dopo le minacce al calciatore ha funzionato: arrestato un tifoso.
Quello del calcio è un mondo meraviglioso e coinvolgente, che però non è esente da episodi spiacevoli e, a volte, particolarmente violenti.
Ancora oggi, nonostante siano aumentati gli sforzi per combattere questi fenomeni, non è raro registrare episodi di insulti personali rivolti direttamente ai giocatori. In molti casi, questi comportamenti vengono amplificati dai social network.
Si tratta di piattaforme che, pur essendo uno strumento di connessione e interazione, si trasformano spesso in un terreno fertile per le minacce e l’odio. Tuttavia, questa volta la denuncia ha funzionato: un tifoso che aveva minacciato sui social un calciatore e la sua famiglia è stato arrestato. Vediamo che cosa è successo e di chi si tratta.
Dopo la sconfitta si scatena l’odio online
L’episodio incriminato è avvenuto dopo la sfida di FA Cup tra Manchester United e Arsenal. In quel match, Kai Havertz, attaccante dell’Arsenal, ha fallito un calcio di rigore decisivo. Alla fine, infatti, l’Arsenal è stata eliminata dalla competizione. Si tratta di una sconfitta che ha scatenato reazioni esagerate da parte di alcuni tifosi.
Tuttavia, uno di loro è andato ben oltre i limiti consentiti. Si tratta di un ragazzo di 17 anni, residente a St Albans, il quale aveva deciso di inviare insulti e minacce alla moglie di Havertz, il giocatore dell’Arsenal. Sophia, questo il nome della donna, è in attesa del loro primo figlio, oggetto di alcuni insulti da parte del tifoso. Tra i messaggi più preoccupanti, infatti, il ragazzo ha rivolto un augurio di morte per il piccolo nascituro. Questo gesto ha ovviamente richiesto l’intervento delle autorità.
L’arresto del tifoso
A quel punto la polizia dell’Hertfordshire ha identificato e arrestato il giovane con l’accusa di “comunicazione malevole”. Successivamente, il ragazzo è stato rilasciato su cauzione ed è ora sotto indagine da parte degli organi competenti. Un episodio che ha colpito profondamente Sophia Havertz, la quale ha condiviso sui social alcuni screenshot dei messaggi ricevuti.
“Chiunque agisca in questo modo – ha scritto la Havertz – dovrebbe vergognarsi”. Lo stesso allenatore dei Gunners, Mikel Arteta, è intervenuto sulla questione, esprimendo il suo sdegno. Il mister ha infatti sottolineato l’importanza di eliminare questi comportamenti d’odio dal mondo del calcio. Proteggere gli atleti e le loro famiglie sarà un altro tema a cui fare attenzione, soprattutto per via degli episodi in aumento come quello di cui abbiamo appena parlato.