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Rissa tra calciatori e tifosi: disastro a fine gara | “Carabinieri facciano chiarezza”

Carabinieri allo stadio
Una pattuglia dei carabinieri allo stadio – ansa – IlPosticipo.it

Nuovi e gravi episodi di violenza esplodono in una rissa tra calciatori e tifosi. Succede di tutto e di più: scene davvero vergognose.

Nell’era dell’AI, della tecnologia, delle telecamere sparse per le vie delle città, ancora si parla di scontri allo stadio. Così non si parla solo del convincente successo della Lazio contro la Real Sociedad. Un 3-1 che ha proiettato i biancocelesti dritti agli ottavi di Europa League, senza passare per il labirinto dei playoff.

Scene di guerriglia a Roma nel dopo gara. Una triste narrazione con gravi episodi di violenza, extra campo. Alla vigilia della sfida dell’Olimpico, un gruppo di circa 70 tifosi spagnoli, che si trovava riunito in un locale del quartiere Rione Monti, è stato aggredito, secondo fonti dell’Ansa, da circa ottanta ultras della Lazio.

Così ai tre gol messi a segno dalla Lazio, rispondono nel tabellino degli scontri, altrettanti tifosi della Real Sociedad, rimasti ferite. Fosse la prima volta, ci si stupirebbe. Invece non è affatto così, anche nel 2025 stesso ritornello stonata, affibbiato a uno sport che mette in evidenza ancora oggi la forza (è il più seguito al mondo) e il suo lato oscuro.

Sempre a Roma le tifoserie di Roma e Feyenoord a contatto fecero passare in secondo piano la solita vittorie dei giallorossi contro gli olandesi. All’epoca circa 200 ultras giallorossi avevano tentato di raggiungere lo Shamrock Pub, dove si trovavano, nonostante il divieto della trasferta.

È sempre la stessa storia

In quell’occasione non ci furono scontri tra le due fazioni ma solo per la grande efficienza del cordone di sicurezza delle forze dell’ordine fermò l’agguato. Oltre una violenza da condannare in assoluto, il problema di questi fatti vergognoso è che si ripercuotono nella vita sociale.

Diventano fonti di ispirazione in altre categorie che tra l’altro non hanno la cassa di risonanza propria dell’Europa League. Non solo. Riguardano partite di ragazzi, nella fattispecie di Allievi Cadetti (16-17 anni) dove non si è nemmeno maggiorenni.

Scontri alla stadio
Scontri alla stadio con le forse dell’ordine – ansa – IlPosticipo.it

Il caso che sta scatenando il caos

Sullo stile di Lazio-Real Sociedad, dove in campo non succede nulla per far esplodere atti di violenza, il campo La Rocca conquista le pagine dei giornali, del Resto del Carlino nello specifico. Al fischio finale le due formazioni sono tornate negli spogliatoi, ma sulla gradinata è andata in scena una brutta vicenda sulla quale stanno indagando i carabinieri della compagnia di San Benedetto intervenuti sul posto con due pattuglie. La parola Daspo per una partita del settore giovanile è francamente inaccettabile, così come l’entrata in scena dei Carabinieri. Che, anziché pensare alle cose serie, dovranno cercare di capire quanto accaduto in un folle dopogara.

Mi preme evidenziare che campo non è successo nulla”. Così Marino D’Angelo, responsabile di campo. “Non ho visto cosa è accaduto sulle gradinate. So solo che di solito non c’è nessuno a vedere queste partire, ma venerdì c’era almeno 60-70 spettatori”. L’assurdo esiste ancora: “Non posso capire che accadono queste cose per colpa di qualcuno che, non avendo nulla da fare, va in giro a seminare zizzania sui campi di calcio spero che i carabinieri facciano chiarezza”. Lui condanna fermamente l’accaduto, tutti gli altri si domandano: perché? Perché? Perché?