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Sainz confessa tutta la verità: “Rapporto deteriorato” | A Maranello sono senza parole

Sainz e Leclerc- Ansa- ilposticipo.it

Ora che Carlos Sainz non è più in Ferrari, esce fuori tutta la verità. Retroscena e confessione: situazione fragile che ha messo a dura prova i rapporti.

Ben oltre le quattro vittorie, molto più pesanti di quello che possono apparire, 24 podi e sei pole. La carriera di Carlos Sainz in Ferrari non può essere sintetizzata con i suoi numero. Va ben oltre, appunto. Con la sua tenacia ha saputo conquistare i cuori dei fan della scuderia di Maranello. Coraggio e talento.

La scuderia in Rosso gli ha aperto le porte di Maranello nel secondo semestre del 2020. Un lustro il suo debutto in Formula 1 la Toro Rosso, che nel frattempo è diventata AlphaTauri, le sue prestazioni impressionanti gli fecero guadagnare il riconoscimento di tutto il Circus.

Divenne uno dei piloti emergenti più gettonati, lo prese la Renault nel 2017. La sua ascesa lo porta in McLaren nel 2019, si guadagna il rispetto di tutti i piloti, diventando fonte di ispirazione di guida perfino di Alonso, uno dei tre ferraristi (insieme ad Alfonso de Portago) della storia di Maranello.

Proprio in McLaren arriva la consacrazione, il suo primo podio in F1 al Gran Premio del Brasile, sesto a fine anno nella classifica del Mondiale Piloti. La Ferrari non ci ha pensato due volte nel prenderlo. Al di là dei suoi risultati, Carlos Sainz è stato un pilota chiave per Ferrari, distinguendosi per la sua costanza e la capacità di raccogliere punti cruciali.

Il passato non si dimentica

Con lo scorso Gran Premio di Abu Dhabi si è chiusa una splendida storia tra lo spagnolo e la Ferrari. Sapeva già da un anno che sarebbe andato da Maranello, doveva far spazio a un certo Lewis Hamilton, non ha fatto una piega dando il fritto fino alla fine. Da super perfezionista.

“Cerco di consigliarlo come un padre qualsiasi. Ora vado a vederlo 6-7 volte l’anno. Cerco di godermi i momenti in cui le cose vanno bene, ma lui sa che sono sempre presente”. Così parlò Carlos Sainz Senior.

Carlos Sainz
Carlos Sainz, primi giri con la Williams per l’ex Ferrari – ansa – IlPosticipo.it

Il minimo comun denominatore

Come Anthony Hamiton e Jos Verstappen, anche il papà di Carlos Sainz è stato un po’ mentore un po’ maestro dell’ex pilota della Ferrari. “Anche quando vedo che c’è qualcosa che non mi piace – continua, sempre in uno stralcio del podcast El Cafelito – lui sa che prenderò il telefono e glielo dirò. Perché? Penso di doverglielo dire. A volte quel mondo è come vivere in una bolla”.

Bello e complesso il rapporto padre-figlio nel mondo della Formula 1. Carlos Sainz Senior lo ha capito a sue spese. Fu la moglie a metterlo in guardia. È qui che nacque il famoso patto dei due cappellini, tanto volte ricordato dal pilota spagnolo. “Non volevo separarmi né essere un problema. Ci parlai con questi due cappelli, in uno c’era scritto padre, nell’altro manager”. Nel primo caso Carlos Sainz Junior si sarebbe potuto arrabbiare con il papà, nel secondo caso no. “Non è possibile che io lo consigli in buona fede e lui ti arrabbi, così il rapporto si sarebbe deteriorato”. Roba da restare senza parole.