“Ho abbandonato i miei figli”: dalla Nazionale alla tragedia familiare | Confessione strappalacrime
Il calciatore ha rivelato il momento più buio della sua vita che lo ha condizionato pesantemente anche in campo. Ecco di chi si tratta
Le vite dei calciatori non sono sempre così perfette come tanti immaginano. Al pari dei “comuni mortali” anche loro hanno dei momenti di difficoltà da cui non riescono a riemergere facilmente.
Anzi alle volte può capitare che possano cadere in profondo baratro pregiudicando così anche le loro carriere. Chiaramente per meri motivi di privacy non sempre certe dinamiche vengono allo scoperto.
O meglio, vengono alla luce solo quando l’attenzione su di loro è andata scemando. In quei frangenti però devono fare anche i conti con la rabbia dei tifosi, che non conoscendo le cause dei loro malesseri si lasciano andare a feroci critiche per via del calo delle loro prestazioni.
In questa sede andremo a ripercorrere le vicissitudini di un protagonista del recente passato, che all’inizio del suo percorso calcistico si pensava potesse arrivare davvero a grandissimi livelli. A causa delle sue problematiche non è riuscito ad imporsi come avrebbe voluto e potuto.
Chi è il calciatore precipitato nello sconforto
Stiamo parlando di Andy Van der Meyde, ex esterno offensivo dell’Inter e della nazionale olandese. Ha vestito la maglia nerazzurra dal 2003 al 2005. Come riporta ilfattoquotidiano.it, ha attraversato la sua fase buia nel periodo in cui ha militato all’Everton tra il 2005 e il 2009.
Nell’intervista rilasciata a Prime Video ha rivelato senza troppi giri di parole che la sua carriera di fatto è finita in Inghilterra a causa dei troppi errori commessi. Ha utilizzato parole forti, descrivendo nel dettaglio le sue fragilità di quella fase.
Gli errori commessi e stile di vita sregolato
Ecco cosa ha rivelato in merito ai suoi anni a Liverpool: “Quando ero lì mi sono costruito una seconda vita. Tradivo mia moglie, ho abbandonato i miei figli per un’altra donna. Non mi perdonerò mai. Uscivo ogni sera a bere fino a quando l’alcool ha smesso di fare effetto. A quel punto ho cominciato a far uso di droghe. Assumevo cocaina, non ero più me stesso”.
Poi ad un certo punto ha iniziato a rendersi conto che così non poteva più andare bene. I problemi con l’allenatore mentre la figlia era in ospedale e le notti insonni a causa degli effetti delle sostanze stupefacenti lo hanno portato a chiedere al suo agente di andare via dall’Inghilterra, altrimenti così come dichiarato dallo stesso Van der Meyde “sarebbe morto”.