Il nuovo Bobo Vieri è appena sbarcato | Serie A, difensori in preda al panico: bomber spietato firma con la Big

Finalmente in Italia, finalmente pronto a brillare di luce propria. Il nuovo Bobo Vieri è qui: tutte le difese di Serie A sono avvisate.

Se il buongiorno si vede dal mattino, è meglio che non faccia mai sera. Certo, il paragone è di quelli pesanti perché Bobo Vieri è stato un super personaggio direttamente proporzionato alla sua voracità sottoporta.

Donne belle e mozzafiato nella sua carriera, gol di tutti i gusti, a pioggia. Un giocatore capace di diventare un termine di paragone, sul quale si è espresso perfino la buonanima di Pelè, che lo inserì nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, creata per un’occasione speciale, da ricordare: il Centenario della FIFA.

Ha militato in dodici squadre, di cui dieci italiane tra Serie C1, Serie A e Serie B e due estere (Atlético Madrid e Monaco), legando il suo nome a quello dell’Inter, dove è stato per sei stagioni, vincendo la Coppa Italia 2004-2005. I trofei già erano tanti perché alla Juventus aveva vinto la Supercoppa UEFA 1996, la Coppa Intercontinentale 1996 e il campionato italiano 1996-1997.

Perfino con la Lazio Bobone ha collezionato la Supercoppa Italiana 1998 e la Coppa delle Coppe 1999 con la Lazio, senza dimenticare i suoi riconoscimenti personali: Pichichi di Liga (1997-1998) e capocannoniere di Serie A (2002-2003), ben tre Oscar del calcio: miglior calciatore assoluto della Serie A 1999, e miglior calciatore italiano sempre nel 1999 e 2002.

Il nuovo che avanza

Sono in pochi che si possono paragonare a lui: Bobo Vieri era un centravanti dotato di grande forza fisica, veloce in progressione e molto efficace nel gioco aereo. Fisicità al potere ok, opportunismo e un sinistro meraviglioso, potente e preciso, senso del gol e gioco di squadra. Un trascinatore.

Ecco, tutto questo può diventare Santi Gimenez, uno dei volti nuovi di un Milan completamente rivoluzionato da una campagna acquisti di gennaio per certi versi insolita, la migliore di sempre. Scomodare un’icona del calcio può sembrare un paragone ardito ed eccessiva, ma il messicano lo ricorda molto per caratteristiche.

Se lo dicono loro

“La capacità di chiamare la palla in profondità, questo movimento di andare a destra e sinistra, è un paragone che ci potrebbe stare. Vieri era più potente. A Bobo davi una spallata e cadevi tu, io ne so qualcosa, fidatevi“. Ad avvalorare questa tesi, Alessandro Costacurta, che contro Bobo ci ha giocato.

Luca Marchegiani, sempre al Club di Sky, ci va coi piedi di piombo: “Un po’ presto per paragonarlo a Bobo Vieri, ma è mancino come Vieri e si è presentato benissimo. Fisicamente è un bel torello”. La sentenza arriva da Beppe Bergomi che conosce Vieri meglio di chiunque altro: “Il paragone con Vieri ci può stare secondo me. Stiamo parlando sempre di un 2001, quindi magari è un po’ un azzardo questo confronto, però ci può stare“.