Dopo la sconfitta a Rotterdam, il Milan pareggia 1-1 a San Siro contro il Feneyoord: rossoneri fuori dalla Champions League
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Al Milan non basta il pareggio: l’ex Gimenez segna dopo 37”, al 6′ del secondo tempo Theo viene espulso, al 73′ pareggiano gli olandesi
Serata nera per il Milan a San Siro che dopo la sconfitta di 1-0 a Rotterdam perde anche in casa e saluta la Champions League. La partita però comincia dalla parte dei Diavoli con il classico gol dell’ex, in questo caso Santiago Gimenez che dopo 37” di gioco mette in porta la palla del vantaggio rossonero.
“Giochiamo due partite in più per demerito nostro”, aveva dichiarato Conceição in conferenza stampa alla vigilia della gara d’andata, e probabilmente il pensiero dell’allenatore portoghese sarà lo stesso anche dopo questa sfida. Dopo 50 minuti di gioco il Milan resta in dieci: Theo Hernandez viene espulso per somma di ammonizioni dato che prima l’arbitro Marciniak lo aveva ammonito a ridosso dell’intervallo per una trattenuta su Moder dopo un fallo su Joao Felix e poi nel secondo tempo per una simulazione in aerea che non lascia dubbi al direttore di gara.
“Sicuramente è un fallimento, volevamo arrivare agli ottavi di finale. Questa partita ha dimostrato che siamo più forti dell’avversario e che a decidere sono stati gli episodi, come a Zagabria: espulsione lì, espulsione oggi. Si può dire che l’arbitro sia stato troppo duro, ma noi dovevamo essere più forti a livello mentale“, ha detto l’allenatore del Milan in conferenza stampa al termine della partita.
E ha aggiunto: “Sono io il responsabile, non Theo. Poi all’interno dello spogliatoio vedremo. Theo ha dato tanto al Milan, io ho fatto tanti errori nella mia carriera. Siamo arrabbiati. Fino al rosso di Theo il Feyenoord non sapeva come arrivare in porta. Siamo delusi e arrabbiati“.
La sostituzione di Gimenez
Sergio Conceição ha spiegato anche il motivo della sostituzione di Gimenez, nuovo acquisto rossonero ed ex della gara: “Avevamo un giocatore in meno eh… Poi c’era da gestire Santi: aveva avuto un problema all’adduttore e bisogna gestirlo. Ho messo Joao Felix davanti che stava bene per provare in ripartenza. Ma comunque stavamo controllando”.
“Sono arrivato un mese e mezzo fa, ma mi fanno paragoni con allenatori che erano qui da anni – ha detto Conceição – Non si è lavorato con i titolari, si lavora in pochi con chi fa cose diverse. Abbiamo vinto l’unico trofeo che potevamo vincere, siamo in semifinale di Coppa Italia e in campionato, da quando sono arrivato io, abbiamo fatto 14 punti e il Napoli 15. Non è perfetto. L’atmosfera qui al Milan non è la migliore e l’espulsione lo dimostra: dobbiamo lavorare su questo. Credetemi, non è facile, non è facile”.
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Le parole di Joao Felix e Ibrahimovic
Ai microfoni di Sky Sport 24 Joao Felix ha parlato degli obiettivi della stagione dopo l’amara eliminazione in Champions: “Abbiamo la Coppa Italia, siamo in semifinale. Poi abbiamo il campionato e l’obiettivo è finire tra le prime quattro. Provare a vincere la Coppa e finire tra le prime quattro: questo può salvare la stagione”, ha detto l’attaccante rossonero.
“Siamo delusi e arrabbiati. Penso che è mancata maturità: vinci 1-0 e continui a giocare. Sul secondo giallo a Theo l’arbitro è stato duro: per simulazione in una partita così, dai almeno un avvertimento. È cambiata la partita. Adesso l’importante è rimanere gruppo e pensare al campionato: soffriamo questa notte e da domani prepararsi al prossimo obiettivo”, ha dichiarato Zlatan Ibrahimovic, Senior Advisor del Milan, a Sky.