“Non mi sento lo stesso…”: Bove fa piangere l’Italia | Dichiarazioni shock, la situazione è più grave del previsto
Dichiarazioni choccanti, Bove fa nuovamente piangere l’Italia per la sua situazione nata all’indomani di quel maledetto 1 dicembre.
Gli era cambiata la vita già quest’estate. Già, fosse dipeso da Edoardo Bove, lui non avrebbe mai lasciato l’amata Roma, la squadra della sua città, dove anche è nato calcisticamente parlando. Una cessione in prestito con obbligo di riscatto mal digerito.
Alla fine, dopo tante polemiche e frasi al vetriolo, il centrocampista giallorosso aveva accettato la “nuova vita” lontano Capitale, a forti tinte viola. Grazie al suo importante talento Bove stava ritrovando entusiasmo e, soprattutto, continuità di rendimento e di risultati, con tanto di gol dell’ex alla sua ex squadra.
La rinnovata gioia scompare in un pomeriggio tremendo di inizio dicembre. Un malore in tv durante Fiorentina-Inter, sotto gli occhi del papà e della fidanzata, la corsa all’ospedale Careggi di Firenze, le notizie frammentarie. Attimi di panico totale tendenti al terrore stampato sui volti dei suoi compagni di squadra, dei suoi avversari, di tutti coloro che hanno visto quelle immagini terribili.
Arresto cardiaco dovuto a torsione di punta, o tachicardia ventricolare, questa la tipologia di malore che ha accusato Edoardo Bove. Intervento chirurgico ok, gli è stato applicato defibrillatore sottocutaneo removibile, che entrerebbe immediatamente in azione se il suo cuore dovesse avere un altro arresto
Un’altra vita
Ma quell’apparecchio è anche il motivo principale per cui Edoardo Bove sta vivendo un’altra vita, completamente differente da quella ante 1 dicembre. Il regolamento italiano è, ancora, integerrimo: vietato giocare a calcio a livello professionistico in Italia con qualsiasi dispositivo inserito nel corpo.
Ci potrebbe essere un cambiamento normativo in un prossimo futuro, lo stesso che ha ipotizzato, tra mille se e altrettanti ma, il Ministro Abodi. Ma per il momento Edoardo Bove non è più un giocatore di calcio. Questa la nuda e cruda verità.
Altre criticità
Non deve essere facile metabolizzare questo cambiamento, peraltro non voluto dall’ormai ex giocatore della Fiorentina, il cui cartellino appartiene ancora alla Roma. Non lo è affatto: lo ha rivelato proprio il diretto interessato nell’ultima ospitata a Sanremo, da lacrime agli occhi. “Non mi sento più lo stesso”.
Così Bove al Festival da Carlo Conti, senza filtri, retorica o altre banalità. Ci sono delle criticità che vanno oltre il suo malore e che producono effetti choccanti. “Il calcio è la mia forma di espressione, è come per un cantante la voce – ha detto Bove, paragonando il momento che sta vivendo alla perdita di un grande amore – mi sento un pochino incompleto“.