“CRIMINALE”: accusa gravissima via social, il campione umiliato in pubblico I Bancarotta fraudolenta, una storiaccia dal 2022

Attacco frontale a un campione indiscusso, tirato in ballo in pubblico per una storiaccia del 2022 che lo portò alla bancarotta fraudolenta.
Anche i ricchi piangono. È proprio il caso di dirlo. Spese esorbitanti: case e automobili di lusso, gioielli, più in generale uno stile di vita al di sopra delle proprie possibilità. Oppure investimenti sbagliati, a causa di consulenti poco affidabili, senza dimenticare i divorzi e cause legali, aumentati a livelli esponenziali nel nuovo millennio.
Sono queste le principali causa che hanno portato molti sportivi alla bancarotta fraudolenta. I casi non si contano, in tutte le disciplina. Nel calcio le storie più famose sono quelle di Diego Armando Maradona e Paul Gascoigne, due manifesti dei classici geni maledetti.
Il compianto Pibe de Oro negli anni ha avuto numerosi problemi con il fisco italiano: Le autorità gli contestavano un’evasione milionaria, portandolo a una lunga battaglia legale che ha intaccato, e non poco, le sue ricchezze figlie di una carriera leggendaria.
Non si contano i numerosi problemi finanziari di Gazza, un numero molto più elevato rispetto ai suoi problemi con l’alcol: l’inglese più volte nel mirino delle autorità per questioni economiche poco chiare. Fossero solo i calciatori il problema.
Dal basket alla boxe, passando per il tennis
Allen Iverson, ex stella dell’NBA da stipendi multimilionari nonostante tutto si è trovato in gravi difficoltà economiche, con debiti accumulati a causa di spese eccessive e cattive decisioni finanziarie. Dal basket alla boxe il passo è breve se si pensa a Mike Tyson. L’ex campione di football americano Terrell Owens ha sperperato la sua fortuna per colpa investimenti azzardati e spese eccessive, perfino Jean Alesi è riuscito ad accumulare debiti per finire quasi in disgrazia.
Anche Boris Becker, ex tennista tedesco e leggenda di Wimbledon, è stato condannato per bancarotta fraudolenta dopo aver nascosto beni per milioni di euro per evitare di ripagare i creditori. Ah, maledetto vizio del poker.

Proprio lui viene tirato in ballo
E proprio Boris Becker è stato tirato in ballo di recente da uno sportivo che deve avere molto tempo a disposizione nella vita, perché non fa altro che accusare gli altri: Nick Kyrgios, chi sennò. Dall’estate scorsa non fa altro che attaccare Sinner per il caso clostebol. Chiusa la querelle e capito, chissà, che su Jannick non c’è mai stato lo spettro doping, al massimo negligenza, il tennista australiano ha pensato bene su X di prendersela con Boris Becker.
Tutto è partito da un tweet di un Kyrgios avanti con gli anni. “2084. Ti ho raccontato di quando Jannik Sinner ha fallito due test antidoping? Tutto il sistema è truccato! Perché non fanno niente? Questo è il motivo per cui non ho mai vinto un titolo importante!”. Becker commette un errore imperdonabile: gli risponde con una risata. “Come va, criminale?”. Il riferimento è proprio alla bancarotta fraudolenta del 2022. Beato Kyrgios che nella vita non ha nient’altro da fare che insultare gli sportivi.