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Serata storica in Coppa Italia: l’Empoli elimina la Juventus ai calci di rigore dopo l’1-1 dei tempi regolamentari. Thiago Motta: “Mi vergogno”

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Ancora una serata amara per la Juventus di Thiago Motta: l’Empoli elimina i bianconeri in Coppa Italia e vola in semifinale

Nessun alibi, nessuna scusa. Manca l’atteggiamento da vera squadra. È quello che emerge dall’analisi dell’allenatore della Juventus Thiago Motta dopo l’ennesima brutta prestazione in stagione della sua squadra. La scorsa settimana in Champions, dopo la vittoria dell’andata per 2-1 contro il Psv, aveva subito la rimonta con i tempi supplementari e detto addio alla massima competizione europea.

Questa volta succede allo Stadium, ai quarti di finale di Coppa Italia contro l’Empoli che dopo l’1-1 dei tempi regolamentari ha staccato il pass per la semifinale contro il Bologna ai calci di rigore. La squadra di D’Aversa, terzultima in Serie A, beffa una Juventus forse troppo superficiale, disattenta e poco incisiva, con una prestazione che riflette praticamente questa intera stagione.

Sono i toscani infatti a sbloccare la gara con il gol di Maleh, poi nel secondo tempo Thuram rimette in piedi la partita con una rete meravigliosa arrivata da un’azione cominciata sulla trequarti: calci di rigore, dunque, ma dal dischetto sbagliano prima Vlahovic, il numero 9 bianconero, poi il 10, Yildiz. Nonostante l’emergenza numerica è l’Empoli in maniera decisa e meritata a qualificarsi per la semifinale eliminando i campioni in carica e vincendo 3-5 ai calci di rigore.

“Ripartiamo dal passaggio del turno e dalla prestazione che ci deve far ben sperare per il futuro. I ragazzi hanno fatto un’impresa, scrivendo una pagina storica per questo club che deve servirci anche per il campionato. Avevo chiesto una partita di orgoglio, siamo andati anche oltre. Ci godiamo questo splendido traguardo”, ha detto l’allenatore dell’Empoli Roberto D’Aversa ai microfoni di Mediaset dopo la partita.

Thiago Motta: “È colpa mia, mi vergogno. Chiedo scusa ai tifosi”

“Non esiste spiegazione. È di sicuro una mia responsabilità. Oggi mi vergogno di vedere la mia squadra giocare così. Io mi vergogno. Nel primo tempo è mancato l’atteggiamento, vuol dire che io non ho saputo trasmettere l’importanza di giocare una partita di questo genere con la maglia della Juventus. Mi vergogno.Uno può sbagliare un passaggio, ma nel primo tempo nessuno ha preso la responsabilità e ha giocato 20 volte col portiere. Perdevamo palla e ci fermavamo” ha detto Thiago Motta in conferenza stampa.

“Chiedo scusa, la gente che è venuta oggi è stata anche gentile con noi perché meritavamo molto di più di quanto abbiamo sentito oggi. Questa è l’analisi della mia squadra. Sento vergogna di vedere una cosa del genere e spero che anche i miei giocatori abbiano questa sensazione. Il pretendere senza dare niente, è nella vita non solo nel calcio”

 

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 Perin: “Fatico a trovare le parole”

Il portiere della Juventus Perin ha commentato così ai microfoni di Mediaset la prestazione della sua squadra: “Dobbiamo farci un grande esame di coscienza tutti quanti. La responsabilità è condivisa tra tutti ovviamente. Faccio veramente difficoltà a trovare le parole. Di solito credo anche di essere abbastanza bravo, ma c’è veramente grandissima delusione e tristezza per l’epilogo di oggi. Se fossimo entrati già a inizio partita come nel secondo tempo, probabilmente non sarebbe finita ai rigori probabilmente. C’è bisogno di farsi una grande autocritica, di guardarsi allo specchio tutti quanti e capire che non sta bastando quello che stiamo dando. Da Eindhoven ad oggi, in campionato abbiamo fatto quattro vittorie consecutive, ma non basta. Quando indossi questa maglia non basta”

E ha aggiunto: “Quello che dobbiamo fare, oltre che parlare tra di noi, cosa che lo facciamo spesso per capire dove ci sono le criticità, è intervenire per cercare di alzare il livello. Dobbiamo probabilmente guardarci allo specchio e capire cos’è che non sta andando. Sono d’accordo che è inammissibile non passare i quarti di finale in casa, con tutto il rispetto dell’Empoli che comunque ha fatto un ottimo primo tempo. Non è permesso quando indossi questa maglia. Ci prendiamo giustamente le critiche e i fischi, perché probabilmente questo dolore sportivo che proviamo nelle critiche magari ci farà tirare fuori quel qualcosa che oggi è mancato”.