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Doping Sinner, Nadal la spara fortissimo: “Non sono puliti” I Attacco frontale, ecco con chi ce l’ha

Jannik Sinner
Jannik Sinner, il numero uno al mondo del tennis – ansa – IlPosticipo.it

Nonostante il patteggiamento con la Wada il caso Sinner tiene ancora banco. Il doping nel tennis, Nadal e un attacco frontale.

Si sta allenando a casa sua, al Country Club di Montecarlo, non nella finestra temporale dal 5 al 13 aprile quando andrà di scena uno dei tornei più seguiti e prestigiosi sulla terra rossa, di preparazione al Roland Garros.

Tranquillo e sereno attualmente Jannick Sinner, per due ordini di motivo. La sua leadership nella classifica Atp non è in discussione, Carlos Alcaraz e Alexander Zverev sono lontani parenti di quelli che ambivano al primo posto, escono anzitempo chi a Doha chi a Rio, lasciando il regno del tennis nelle mani di Jannick Sinner, anche se il nostro numero uno al mondo non può giocare.

E qui entra in scena la seconda motivazione per cui Jannik Sinner è tranquillo e sereno nel suo splendido isolamento. Per quanto controvoglia, l’altoatesino ha dato retta ai suoi avvocati patteggiando con la Wada e ponendo di fatto fine al caso Clostebol.

Nel frattempo Sinner potrà allenarsi a casa sua in vista del suo ritorno, agli Internazionali d’Italia a Roma dal 7 maggio (lo stop decade il 4), svolgerà la sua preparazione tra il principato e Marbella, dove potrebbe spostarsi nel periodo in cui il Country Club gli chiuderà le porte.

L’eco della squalifica

Tutto ok, quindi? Fino a un certo punto. La Wada non ha mai messo in discussione la posizione di Sinner, scagionato a più riprese dall’essere dopato. Doping no, negligenza sì. Eppure l’eco della squalifica di Sinner è ancora oggetto di discussione.

Ci ha pensato Toni Nadal a scagliarsi contro il patteggiamento. “L’ho già detto e spiegato più volte – le parole dello zio di Rafa – sono contrario alla sanzione. Conosco Sinner personalmente e non aveva alcuna intenzione di commettere un reato e non puoi trattare una persona in quel modo per un errore capitato per caso”. La difesa di Sinner, però, si trasforma in un attacco. Un attacco frontale.

Nick Kyrgios
Nick Kyrgios, il più grande detrattore di Jannik Sinner – ansa – IlPosticipo.it

Con chi ce l’ha Nadal?

Lo zio di Rafa trasforma la fase difensiva in offensiva usando un paragone prettamente calcistico e puntando il dito nei confronti dei detrattori di Sinner. “Sono sorpreso che diversi giocatori si siano schierati contro, anche alcuni al massimo livello e alcuni che non sono molto puliti”.

Con chi ce l’ha Toni Nadal? Non lo dice ma non ci vuole poi molto a capire che le accuse dello spagnolo solo nei confronti di chi ha fortemente criticato Jannik Sinner: Nick Kyrgios, ovviamente, che ora dovrà prendersela con qualcun altro per far parlare di sé. Ma anche Djokovic, Rublev e Zverev, i nomi più importanti che hanno usato parole non proprio carine, per usare un eufemismo, sulla storia di Sinner e quel maledetto Clostebol. Anche se il caso, fortunatamente, è chiuso.