Home » ‘CAMPIONI DEL MONDO’: ma è morto “senza riuscire a dirlo” I ADDIO PER SEMPRE, lascia un vuoto incolmabile

‘CAMPIONI DEL MONDO’: ma è morto “senza riuscire a dirlo” I ADDIO PER SEMPRE, lascia un vuoto incolmabile

Morto Bruno Pizzul
Gravissimo lutto colpisce il calcio italiano – IlPosticipo.it (Foto Facebook)

Campioni del Mondo, ma è morto “senza riuscire a dirlo”; un gravissimo lutto colpisce il calcio italiano e non solo

Una di quelle notizie che mai nessuno avrebbe voluto dare. Specialmente per noi che facciamo parte del mondo del giornalismo. Nelle ultime ore una icona assoluta di questo mestiere ci ha lasciato per sempre.

La notizia, nel giro di pochissimo tempo, ha immediatamente fatto il giro della rete e dei social network. Tantissimi sono i messaggi di condoglianze che stanno arrivando alla famiglia.

Sia da parte dei colleghi, ma soprattutto da gente comune cresciuta grazie alle sue telecronache sportive che sono entrate, di diritto, nelle pagine di storia.

Nelle prossime ore verranno date informazioni per quanto riguarda l’ultimo saluto. Un lutto che, come riportato in precedenza, ci ha colpito molto da vicino e che ci ha lasciato un vuoto immenso.

E’ morto “senza riuscire a dirlo”, gravissimo lutto nel mondo del giornalismo

Bruno Pizzul non c’è più. Lo storico giornalista e telecronista della Nazionale azzurra si è spento ad 86 anni. Il prossimo 8 marzo avrebbe compiuto 87 anni. Il suo cuore ha smesso di battere all’ospedale di Gorizia. Pizzul è stato una voce storica del giornalismo sportivo italiano. Nativo di Udine, fu assunto dalla rai poco prima degli anni ’70. La sua prima partita che commentò fu un Juventus-Bologna di Coppa Italia. A partire dal 1986, ovvero dalla Coppa del Mondo, divenne la voce delle partite della Nazionale azzurra. Tanto da diventare il telecronista ufficiale dell’Italia fino all’agosto del 2002.

Non solo voce, ma anche volto storico di “Domenica Sprint” e “Domenica Sportiva“. Tantissime le curiosità che lo riguardavano. Una tra queste è che non aveva mai preso la patente e per spostarsi utilizzava la bicicletta. Un telecronista e giornalista unico nel suo genere. A dir poco inimitabile. Sì, un altro Bruno Pizzul non ci sarà più. Questo è certo. La notizia della sua morte ha lasciato tutti senza parole. Soprattutto sui social dove tantissimi utenti lo stanno omaggiando e ricordando nel migliore dei modi. Tra le tante frasi anche quella di un suo fan: “Campioni del mondo. E’ morto senza riuscire a dirlo. Riposa in pace Bruno Pizzul“.

Addio a Bruno Pizzul
Addio a Bruno Pizzul – IlPosticipo.it (Foto LaPresse)

Addio alla voce storica del giornalismo italiano, un vuoto incolmabile

La sua passione era il calcio. Nel corso della sua vita è stato anche un calciatore con discreti risultati. Giocò, infatti, per alcune squadre importanti come: Catania, Ischia, Udinese e Sassari Torres. Poi dovette appendere le scarpette al chiodo molto presto per un infortunio al ginocchio. Si dedicò agli studi dove si laureò in giurisprudenza. Venne assunto in Rai dopo aver vinto un concorso.  Come riportato in precedenza commentò la sua prima partita Juventus-Bologna di Coppa Italia. Una curiosità in merito alla stessa: partì dal 16′ minuto visto che era arrivato in ritardo allo stadio e nella sua postazione.

Da quel momento in poi sempre in anticipo commentando altri match importanti. Il 29 maggio 1985 era il commentatore TV della finale della Coppa dei Campioni quando ci fu la strage dell’Heysel. Storiche le sue dichiarazioni: “È stata la telecronaca che non avrei mai voluto fare. Non tanto per un discorso di difficoltà di comunicazione giornalistica, ma perché ho dovuto raccontare delle cose che non sono accettabili proprio a livello umano”. Oltre alle trasmissioni sportive nell’86 gli venne affidato l’incarico di telecronista delle partite della nazionale italiana.