“E’ finita: non posso più giocare a calcio”: DRAMMA IN SERIE A, va KO, non riesce a riprendersi, la testa lo molla

Il mondo della Serie A è sotto shock, le dichiarazioni dell’atleta non passano inosservate: “Non posso più giocare”
Lo aveva tenuto nascosto per tantissimo tempo, fino a quando non ha deciso di vuotare il sacco e di raccontare tutta la verità. Una verità che, ovviamente, ha spiazzato non solo i suoi tifosi ma anche gli amanti del calcio.
Semplicemente perché la questione, da lui raccontata, è veramente molto seria. Ne ha parlato nel corso di una lunga intervista che ha rilasciato ai microfoni del quotidiano “La Gazzetta dello Sport” in cui ha voluto fare il punto della situazione.
Un periodo complicato che ha voluto raccontare ed esternare a tutti. Semplicemente perché in molti si stavano chiedendo che fine avesse fatto. Una spiegazione che, come riportato in precedenza, non è passata assolutamente inosservata.
Le sue parole spiazzano tutti: “E’ finita, non posso più giocare a calcio“. Un colpo a cuore per lui stesso, ma anche per coloro che non hanno mai dubitato della sua forza e tenacia che riusciva a mettere in campo.
Serie A sotto shock, le dichiarazioni dell’atleta spiazzano tutti
Da poco più di un mese è riuscito a mettere, finalmente, alle spalle un problema muscolare che non gli ha consentito di scendere in campo in ben 16 occasioni. Adesso, per Junior Messias, il peggio sembra essere passato. Il fantasista ex Milan, attualmente al Genoa, ha raccontato al noto quotidiano ‘Rosa’ quanto gli è accaduto in questo periodo.
Con dichiarazioni che hanno fatto davvero molto rumore e lasciato increduli tutti gli amanti di questo sport. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo del suo infortunio e non solo: “All’apparenza l’infortunio non era grave, da tre settimane di stop. Sono diventati cinque mesi, un periodo difficile, ogni mattina mi svegliavo e sembrava che non potessi più giocare a calcio“.

La rivelazione dell’atleta: “Tante volte ho pensato di lasciare…”
Una intervista che ha continuato rivelando: “Non era come la rottura di un crociato. Sai che dopo sei mesi tornerai in campo. Ho sofferto tanto, anche perché vedevo la squadra in difficoltà, c’erano tanti infortunati e non potevo dare una mano“.
Anche se il pensiero di mollare tutto e, di conseguenza, appendere le scarpette al chiodo era decisamente più forte che mai: “Tante volte ho pensato di lasciare e iniziare una nuova vita fuori dal calcio: alla fine, però, abbiamo trovato la soluzione“.