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“Ha contratto la malattia: morto a 32 anni, solo, abbandonato dal club”: vergogna storica, l’ex professionista non poteva permettersi le cure

Lutto
Lutto nel calcio – pixabay – IlPosticipo.it

Una storia assurda, un retroscena raccontato per fino e per segno. La tragica morte di un calciatore a soli 32 anni.

Il mondo sportivo, soprattutto il calcio, è sempre sotto la luce dei riflettori, ma ne backstage non è tutto ora quello che luccica. Dietro un giro di soldi mostruoso, di lusso e vita agiata di molti sportivi, si celano spesso storie di sofferenza, ingiustizie e solitudine.

Sono tanti gli esempi che porre all’attenzione soprattutto dei giovani, per far capire loro delle trappole a cui vengono sottoposti i calciatori, molti dei quali non riescono proprio a evitarle, cadendo in disgrazia.

Un destino che accomuna orami troppi sportivi. Ci sono molti atleti che una volta usciti dal giro del professionismo si trovano a vivere in condizioni di povertà o emarginazione. Storie di ex campioni caduti in disgrazia, finiti senza risorse o addirittura morti in solitudine, sono più frequenti di quanto si possa pensare.

Da Paul Gascoigne, ex stella del calcio inglese che ha combattuto a lungo contro l’alcolismo e problemi finanziari, passando per Mike Tyson. Che, dopo aver guadagnato centinaia di milioni di dollari, si è ritrovato in bancarotta. E ancora.

Storie agghiaccianti

Il mondo sportive, ahinoi, è pieno di storie agghiaccianti. Adriano ha visto la sua carriera sgretolarsi sotto i piedi a causa di problemi personali, depressioni e dipendenze dal alcol e droghe. George Best, leggendario giocatore del Manchester United, è un altro caso emblematico: talento straordinario, ma vittima dell’alcolismo, lo ha capito troppo tardi, in punto di morte.

Dopo aver incantato il mondo intero con i suoi dribbling, Garrincha è morto in povertà. Hakan Şükür si è ritrovato esiliato e costretto a lavorare come tassista negli Stati Uniti per sopravvivere, a causa di problemi politici con il governo turco. Almeno loro la possono raccontare.

Diego Mendieta
Diego Mendieta, compianto attaccante paraguaiano – abc.com.oy – IlPosticipo.it

Un’infinita tristezza

La storia assurda di Diego Mendieta ha fatto breccia nei cuori di tutti, sollevando indignazione e domande su come i calciatori vengano trattati nei campionati minori. Senza tutele adeguate, abbandonati a sé stessi in caso di difficoltà.
Diego Mendieta era un attaccante paraguaiano che aveva cercato fortuna in Asia, giocando in Indonesia per il Persis Solo.

La sua carriera nel 2012 ha preso una piega tragica. Rimane senza stipendio per quattro mesi in Indonesia, contraendo per di più una grave infezione virale, non ha i soldi per curarsi e nemmeno un’assistenza sanitaria. Muore in un ospedale indonesiano, lontano dalla sua famiglia e dai suoi affetti. Una brutta fine e un infinita tristezza.