Sven Goran Eriksson truffato: debiti per oltre 10 milioni, eredi costretti a vendere la villa e a mettere all’asta i suoi cimeli

Sven Goran Eriksson, scomparso lo scorso agosto, sarebbe stato truffato dal suo consulente finanziario che aveva già denunciato
Sven Goran Eriksson, ex allenatore di Lazio, Roma e Sampdoria, venuto a mancare lo scorso 26 agosto a 76 anni dopo una lunga malattia, negli ultimi anni avrebbe contratto debiti che ammonterebbero a quasi 10 milioni di euro.
Da quello che riportano i media svedesi, i figli di Eriksson avrebbero già messo in vendita la villa di famiglia che si trova nella contea di Värmland, precisamente a Sunne. Si tratta di una lussuosa dimora vista lago con 7 camere da letto e ovviamente dotata di ogni genere di confort. La casa è in vendita per due milioni di euro, una cifra che non coprirebbe dunque neanche in minima parte il debito.
Già qualche anno fa Eriksson, che nella sua carriera da allenatore ha guidato anche l’Inghilterra, aveva dichiarato di avere problemi finanziari che imputava a Samir Khan, il suo ex consulente finanziario, che nei primi anni 2000 lo convinse a quanto pare a fare investimenti sbagliati, tra cui un lotto di quasi 100 appartamenti a Southsea, nell’Hampshire.
Da un articolo su La Gazzetta dello Sport, si apprende come Sven Goran Eriksson abbia detto diverse volte di essere stato truffato: “Probabilmente Samir Khan è l’unica persona sulla Terra che odio. Non sono un tipo che ha molti nemici, ma mi sento deluso e arrabbiato perché mi sono fidato di quest’uomo per molti, molti anni. Gli ho dato troppa libertà – avrebbe dichiarato l’allenatore nel 2017 in un’intervista al The Guardian – “Non ho mai dato importanza ai soldi, non ho mai saputo esattamente quanti ne avevo né dove fossero”.
La denuncia
Eriksson avrebbe poi concluso il rapporto lavorativo con Samir Khan nel 2007, licenziando prima e denunciando poi il consulente finanziario: nessuna pena da pagare per lui, poiché il broker, condannato da un risarcimento in tribunale, ha dichiarato bancarotta e non ha risarcito in nessuna maniera la famiglia dell’allenatore svedese.
I debiti causati da Khan ammonterebbero a 118 milioni di corone svedesi, dieci milioni di euro che i figli di Svennis Lina e Johan non possono risanare da soli, ed è per questa ragione che oltre alla tenuta Bjorkefors Manor i due hanno deciso di mettere in vendita a malincuore anche i preziosi oggetti appartenuti a loro padre che nel 2000 vinse lo scudetto sulla panchina della Lazio.

I cimeli in vendita
Come detto, oltre alla casa, la famiglia Eriksson ha messo in vendita i completi Armani indossati da ct quando guidava l’Inghilterra, la maglia di Didier Drogba della Costa d’Avorio e anche la medaglia che gli fu consegnata quando vinse lo scudetto a Roma per risanare il buco con il fisco.
Come riporta il Corriere, tra i ricordi in vendita c’è un disegno che lo raffigura in giallorosso, una foto assieme a Paulo Roberto Falcao, la medaglia-ricordo della Coppa Italia vinta quando era alla Roma nella stagione 85/86, oltre a ritratto del suo trionfo tricolore del 2000 con la Lazio, la miniatura della Supercoppa di Lega la videocassetta della stagione che portò anche alla conquista della Coppa Italia.