“Sono finito in coma etilico”: il campione confessa tutto I Col calcio è finita: la sua vita a rischio

Il calciatore ha raccontato un episodio piuttosto eclatante della sua vita in cui ha ha corso dei seri pericoli. Scopriamo di chi si tratta
Il cliché del calciatore modello che va a dormire presto la sera e che non ha vizi sta diventando sempre più raro. Chiaramente è anche fisiologico visto che esistono tante forme di distrazione e divertimento.
Inoltre com’è giusto che sia è anche naturale che i giocatori si godano la loro vita privata con la famiglia e i propri amici. Ciò non significa che bisogna eccedere, sia per motivi meramente fisici sia per una questione etica.
Negli anni sono stati diversi i casi di elementi che hanno condotto uno stile di vita antitetico allo sport. Per alcune annate però sono comunque riusciti a reggere e a fornire delle prestazioni importanti.
Poi però bisogna fare i conti con ciò che lasciano in dote queste cattive abitudini, che alla lunga purtroppo vanno a danneggiare non solo la condizione fisica, ma anche la tenuta mentale. A tal proposito, ecco un esempio piuttosto emblematico.
Il problema con l’alcol e il coma etilico
Si tratta di Matias Almeyda ex centrocampista di Parma, Lazio e Inter. In campo era un vero e proprio punto di riferimento grazie alla sua corsa inesauribile e alla sua grinta tipica dei calciatori sudamericani.
L’argentino però alle volte ha pagato dazio per il suo carattere irruento, che gli sono costate un po’ di ammonizioni ed espulsioni. Questo però fa parte del gioco. Il problema reale per un periodo è stato l’alcol così come ha raccontato egli stesso in un’intervista ripresa da goal.com.

La depressione a fine carriera e la nuova vita in panchina
Ecco il racconto di un episodio in cui ha decisamente superato il limite: “Una volta ho bevuto cinque litri di vino, come fosse Coca Cola, e sono finito in una specie di coma etilico. Per smaltire, ho corso per cinque chilometri, finché ho visto il sole che girava. Un dottore mi ha fatto 5 ore di flebo. Sarebbe stato uno scandalo, all’epoca giocavo nell’Inter. Quando mi sono svegliato e ho visto tutta la mia famiglia intorno al letto, ho pensato che fosse il mio funerale”.
Anche negli ultimi anni di carriera, che ha deciso di passare in patria non ha avuto un rapporto corretto con le bevande alcoliche. A ciò va aggiunta anche una forma di depressione da cui è riuscito ad uscire dopo ben 4 anni. Dopo aver detto basta col calcio giocato ha deciso di diventare allenatore e dal 2022 siede sulla panchina dell’Aek Atene con cui ha vinto il titolo nazionale nel 2023.