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“Trovato morto a 43 anni in un garage”: il mondo del calcio è in lutto I Lo hanno ridotto a un clochard e lasciato morire

Lutto
Quanti lutti prematuri nel calcio – pixabay – IlPosticipo.it

Francia sotto choc: ancora vivo il lutto per la scomparsa di una stella transalpina tragicamente scomparso ad appena 43 anni.

I poli opposti si attraggono, anche nel calcio. In quei 15 anni di carriera (la media generale) un giocatore ha tutto: lusso, fama e successo, ma dietro le luci dei riflettori si nascondono storie di caduta e disperazione, fino ad arrivare a una morte prematura.

I casi dei geni maledetti hanno fatto storia: da Best a Diego Armando Maradona, d’altronde, il passo è breve. Garrincha, leggenda brasiliana e protagonista dei Mondiali del 1958 e 1962, morì povero e alcolizzato a soli 49 anni. Il suo talento straordinario non bastò a salvarlo da una vita segnata da problemi economici e di salute.

Ma senza arrivare fin lassù, molti calciatori meno iconici dopo aver raggiunto l’apice della carriera, sono scivolati nell’oblio, vittime di scelte sbagliate, problemi economici, dipendenze o malattie. E in alcuni casi, il destino è stato ancora più crudele, portandoli a una fine tragica.

Julio César Toresani, ex centrocampista argentino che giocò sia nel Boca sia nel River Plate (tra gli altri), una volta appeso gli scarpini al chiodo, ebbe problemi economici talmente gravi che lo portarono al suicidio, a soli 51 anni.

Una triste fine

Justin Fashanu divenne famoso in Italia grazie alla Gialappa’s Band, uno dei primi calciatori professionista dichiaratamente omosessuale della storia del calcio: subì talmente tante discriminazioni e problemi psicologici dopo il coming out, che non trovò di meglio che togliersi la vita nel 1998, ad appena 37 anni.

Dietro la gloria e il cash si nascondono fragilità umane. Il calcio può regalare ricchezza e fama, ma quando le luci si spengono, molti giocatori si ritrovano soli, senza una guida o un piano per il futuro. La morte di una stella transalpina genera ancora choc per il popolo francese, ma non solo.

Joachim Fernandez
Joachim Fernandez ai tempi del Bordeaux con Zinedine Zidane – leparissienne – IlPosticipo.it

Il nuovo Desailly

Joachim Fernandez in patria era considerato il nuovo Desailly. Si mise in mostra nel Bordeaux di Zinedine Zidane. Fu l’Udinese a portare in Italia il centrocampista transalpino di origini senegalesi, ex Monza, ma non andò granché: chiuse la carriera nel 2001 in Indonesia, a soli 29 anni, causa un infortunio al ginocchio. Joachim Fernandez non si riprese mai più. Come mai?

Problemi di famiglia, una separazione, un figlio ventenne che non vedeva mai: la depressione s’impossessò di lui. Cominciò a vivere senza fissa dimora a Domont, praticamente un clochard. I suoi amici di strada lo hanno trovato avvolto tra le coperte, in un garage. Aveva appena 43 anni.