“È un fenomeno, fatelo firmare e esordire subito”, clamoroso, calciatore professionista a 12 anni I Il più giovane della storia è lui, RECORD MONDIALE

Esordio nei Pro da primato. Clamoroso, un giocatore professionista a 12 anni. Un fenomeno da far rimare ed esordire subito.
Chi ben comincia è a metà dell’opera. Almeno si dice così. L’esordio precoce, in certi casi senza precedenti in quel determinato campionato, è sinonimo di talento, pensando per esempio a Gigio Donnarumma, ma non sempre garanzia di una carriera straordinaria.
Alcuni di questi talenti confermano le aspettative diventando stelle in grado di brillare di luce propria nel calcio mondiale, altri faticano a mantenere le promesse a causa della pressione, degli infortuni o di scelte sbagliate. Altri ancora scompaiono nell’anominato.
In Brasile mai record di precocità fu più giusto e meritevole: aveva 15 anni e 10 mesi quando il Santos lanciò Pelé. Ebbe inizio una carriera leggendaria, tre Mondiali all’attivo da protagonista non rendono merito alla carriera straordinaria di uno dei top player della storia del calcio.
Non a livello di Pelè, ma anche il recordman di precocità in Argentina ha un suo perché. Sergio Agüero debuttò con l’Independiente a 15 anni e 35 giorni, battendo il record di un certo Diego Maradona, come più giovane esordiente nella Primera División argentina.
Così in Europa
In Premier League il primatista è Ethan Nwaneri dell’Arsenal: ha stabilito un nuovo record nel settembre 2022, diventando il più giovane deb all’età di 15 anni e 181 giorni. Nella Liga spagna nessuno come Luka Romero, esordiente con il Mallorca nel 2020 a 15 anni e 219 giorni.
In Bundesliga, il primato appartiene a Youssoufa Moukoko del Borussia Dortmund messo nel novembre 2020, quando scese in campo a 16 anni e un giorno. Fabrice Olinga, con il Lilla, il primatista in Francia (16 anni e 98 giorni), Clarence Seedorf in Olanda (16 anni e 242 giorni). In Europa stanno molto più avanti di noi. Siamo rimasti ancora al 1937, quando un giovanissimo Amedeo Amadei mise un record ancora tale, ai tempi della Roma: scese in campo a 15 anni e 280 giorni.

Il record dei record
Lanciare un talento in prima squadra può essere un’opportunità o un rischio: fondamentale è la gestione della crescita fisica e mentale del giocatore. L’esperienza dimostra che, oltre al talento, servono un ambiente adeguato, una gestione attenta e la maturità necessaria per affrontare le sfide del calcio professionistico.
Prendete il primatista mondiale, Mauricio Baldivieso: fece il suo esordio nella massima serie boliviana con la maglia del Club Aurora, all’età di soli 12 anni. Una scelta molto particolare se consideriamo che fu schierato proprio dal padre, che ai tempi era l’allenatore della squadra. Ma quanto è servito quel record del 2009? Real Potosi, Nacional Potosi, Universitario de Sucre, Jorge Wilstermann e San José, suo ultimo club. Si è ritirato nel 2018, a soli 22 anni.