“Pensavo solo a divertirmi, in campo e fuori”: il Nazionale ex Napoli ha sprecato tutto I “Campo con 700 euro di pensione sociale”

La leggenda del Napoli ha parlato a cuore aperto ai microfoni dei giornalisti: non ha la pensione da calciatore, in gioventù non ha messo da parte nulla.
L’immaginario collettivo restituisce un’immagine dei calciatori a fine carriera pronti a beneficiare delle fortune accumulate nel corso della loro avventura sui manti erbosi di tutto il mondo. Si parla di “pensioni dorate“, di vite di lusso, totalmente prive di patimenti e di affanni. Un discorso non applicabile alla totalità degli ex protagonisti dell’universo pallonaro.
Malgrado l’incremento degli ingaggi, a causa di alcuni incidenti di percorso e di investimenti rivelatisi completamente sbagliati, talvolta capita di ritrovarsi con il cerino in mano. Non sempre la responsabilità è attribuibile totalmente ai diretti interessati: è sufficiente il consiglio di un amico non troppo amico o un raggiro voluto per perdere tutto (o quasi).
Ci sono poi variabili come la sfortuna e i vizi: alcol, sostanze stupefacenti, scommesse, gioco d’azzardo, donne e chi più ne ha, più ne metta. Insomma, il confine tra le stelle e le stalle è estremamente labile e anche i campioni più assennati possono correre il rischio di varcarlo, senza possibilità di ingranare la retromarcia.
C’è un campionissimo ex Napoli che ha vissuto una parabola discendente dopo aver appeso gli scarpini al chiodo e aver salutato il calcio giocato. Il suo è un nome rimasto nel cuore della tifoseria e le difficili condizioni in cui versa al giorno d’oggi non possono non creare dispiacere a chi per anni ne ha ammirato il talento sconfinato.
Non ha più un centesimo da parte: il momento delicato dell’ex Napoli
Peraltro, durante i suoi anni migliori, il protagonista di questa notizia ha indossato anche altre maglie blasonate, non ultime quelle di Milan e Juventus, senza dimenticare quella verdeoro della Nazionale brasiliana. Con quest’ultima ha vinto il Mondiale del 1958 in Svezia, “duettando” con un ragazzino tutto classe e gol chiamato Pelé.
Il suo presente è fatto di attimi di pura difficoltà, in quanto, per sua stessa ammissione, non percepisce la pensione dedicata ai calciatori: non è riuscito a ottenerla, avendo versato esclusivamente tre anni di contributi. Per riscattarla servivano 70 milioni di lire di arretrati e, di conseguenza, ha dovuto rinunciarvi.

“700 euro al mese”: il presente difficile del campionissimo
Si tratta di José Altafini, che, nel 2018, ai colleghi del “Corriere della Sera” raccontava: “Percepisco la pensione sociale, 700 euro al mese”.
Questo perché “quando un uomo vive senza mai pensare ai soldi, i soldi non li fa”. Lui non ha mai cercato ossessivamente il denaro: “Pensavo solo a divertirmi, in campo e fuori, senza tanti calcoli”. Una tattica che, per quanto ammirevole, purtroppo, pare non aver pagato.