“Il futuro non sono io”: il mister dà l’addio per sempre I PIETRA TOMBALE sul rinnovo

Stagione super complessa per gli allenatori di Serie A. Altro cambio di panchina: dopo l’annuncio non ci sono più dubbi. Altro che rinnovo.
La cartina di tornasole è Igor Tudor: ha cominciato la stagione con la Lazio e la terminerà, a meno di clamorosi colpi di scena impensabili ma in questa Serie A sempre possibili, con la Juventus. Che nonostante il 3-0 di Firenze aveva confermato Thiago Motta.
Stagione a dir poco complessa per gli allenatori di Serie A. La Roma ne ha cambiati due: a De Rossi non era bastata neanche la firma su un rinnovo triennale. Lina Souloukou non ha pensato di meglio che, prima di essere indotta alle dimissioni, sostituire uno dei figli di Roma con Ivan Juric, tecnico sì preparato ma la cui visione del calcio era lontana anni luce dalle caratteristiche del gruppo squadra giallorosso.
Anche il Monza ha cambiato due allenatori. O meglio, Nesta è stato esonerato, prima di essere richiamato dopo la parentesi Bocchetti. Tanti comunque i divorzi, che hanno contraddistinto questa Serie A indecifrabile.
Basti pensare al Milan. Julen Lopetegui non è neanche riuscito a sedersi su quella panchina del Diavolo. Un po’ l’insurrezione del popolo rossonero, un po’ il corto circuito tra le tante anime rossonere, hanno fatto saltare un accordo praticamente fatto.
Un valzer infinito
Chi pensava che Paulo Fonseca potesse mettere ordine nella confusione più totale milanista, si sbagliava di grosso. L’allenatore portoghese non è arrivato a mangiare il panettone, esonerato a un passo dal Natale, sostituito da Sergio Conceicao che ha dovuto combattere con gli stessi fantasmi, senza riuscire a scacciarli.
Il Genoa ha cambiato Gilardino con Vieira, il Lecce Giampaolo con Gotti, il Parma Chivu con Pecchia, quest’ultimo tra l’altro vincitore della Panchina d’Argento, riservata agli allenatori cadetti. E poi c’è chi preannuncia divorzi.

Finisce qui
Gian Piero Gasperini, un bel giorno, subito dopo la querelle ormai iconica con Lookman, ha pensato bene di andare in conferenza stampa per annunciare non solo che non rinnoverà con l’Atalanta dopo sette anni di leggendaria esperienza, ma che potrebbe lasciare Bergamo a giugno. Ma non andrà alla Roma, almeno così ha detto Claudio Ranieri.
“Potete escludere tutti quelli che avete detto. Gasperini non sarà l’allenatore, sarà un altro”. Sic et simpliciter. Se sarà veramente così, lo scopriremo solo vivendo, ormai in questa Serie A si dice tutto e il suo esatto contrario. Ma Ranieri dice anche altro: “Se io restassi perderemmo un anno, perché non sono il futuro della Roma, chi viene dovrà esserlo: prima arriva e meglio è“. Avanti così, dunque, a giugno arriveranno altri annunci.