Da Guardiola… alle guardie: in CARCERE per stupro e violenza sessuale I Libero su cauzione

Il fuoriclasse del mondo del calcio, titolare con Pep Guardiola, è finito in prigione con gravi accuse a suo carico: violenza sessuale e stupro.
Le parabole discendenti, purtroppo, permeano da sempre l’universo calcistico. Sono stati numerosi, all’interno della storia del gioco più popolare del pianeta, i fuoriclasse che hanno dilapidato la loro fortuna e non sempre in termini economici. Il demone dell’azzardo ha colpito molti di loro, ma tanti altri hanno vanificato quanto di buono costruito in carriera per mezzo di vicende extra-campo.
Dai problemi di alcol e droga ai guai con la giustizia, sono stati numerosi coloro che si sono ritrovati impantanati in un presente che pare non avere nemmeno un tratto in comune con il passato glorioso, che li ha visti esultare sui manti erbosi dell’intero orbe terracqueo. Trofei, medaglie, prime pagine dei giornali, notorietà: tutto svanito, tutto, cronologicamente, distante.
Il protagonista della vicenda che vi raccontiamo oggi ha vissuto ciò sulla propria pelle. L’obiettivo di questa news è semplicemente quello di divulgare l’accaduto, senza esprimere alcun tipo di giudizio sulla questione, né emettere verdetti. Questi ultimi sono di competenza della Giustizia, che deve fare in autonomia il proprio corso.
Si tratta di uno dei pupilli di Pep Guardiola, dal momento che, sotto la sua guida tecnica, si è subito imposto come uno dei titolari della squadra. Le accuse che gli sono state mosse sono estremamente gravi e – al di là della loro fondatezza – testimoniano ancora una volta quanto sia tristemente attuale una piaga che la nostra società si porta dietro da tempo immemore: si parla infatti di stupro e di violenza sessuale.
Calciatore finisce dietro le sbarre: era un titolare di Pep Guardiola
Reati che, se confermati, sarebbero assolutamente esecrabili. Va da sé che il mondo del calcio sia totalmente sotto shock, vista la popolarità del diretto interessato tra giocatori, tifosi e addetti ai lavori. D’altra parte, non ci riferiamo unicamente a un pretoriano di Guardiola, ma anche a un pilastro della sua rappresentativa nazionale.
La maglia del Manchester City e quella della Francia sono state private di Benjamin Mendy, terzino francese la cui carriera ha subìto un brusco stop a seguito di quattro accuse di stupro e una di violenza sessuale.

Accuse di stupro e violenza sessuale: mondo del calcio sotto shock
I fatti sarebbero avvenuti a Cheshire fra il 2020 e il 2021, ai danni di tre ragazze over 16. Mendy è stato dapprima messo in custodia cautelare, rimanendo poi in carcere per cinque mesi prima di essere rimesso in libertà su cauzione.
Soltanto nell’estate 2023 è giunto l’epilogo della vicenda: il transalpino, che si è sempre dichiarato innocente, è stato assolto dalla duplice accusa a suo carico.