“Se la mia vita è cambiata, è grazie a lui”: confessione d’amore del numero 1 I “Gli devo tutto”

Una confessione d’amore per il numero 1 della Serie A: “Se la mia vita è cambiata la devo solamente a lui”
Non sarebbe di certo la prima volta che arriva una confessione del genere: un calciatore che rivela tutta la sua stima, ammirazione e gratitudine verso un allenatore.
Non un allenatore qualsiasi, ma uno che ha sempre creduto in lui, nelle sue qualità e, soprattutto, dargli la possibilità di mettersi in mostra e farsi conoscere al mondo del calcio.
Una lunga intervista quella che l’atleta ha rilasciato ai microfoni del ‘Corriere dello Sport‘. Una intervista in cui ha voluto ringraziare il suo allenatore che gli ha dato fiducia dopo aver vissuto anni bui.
Un rapporto che, però, si è andato ad interrompere dopo che il tecnico è stato sollevato dall’incarico. In futuro, però, spera di poter ritornare a lavorare con lui.
La gratitudine del portiere verso il tecnico: “Solo grazie a lui”
Le sue prestazioni, mai come in questa stagione, si possono definire all’altezza della situazione. Peccato, però, che la nazionale Serba (ma con passaporto belga) non lo consideri ancora. Soltanto una presenza. Il suo presente si chiama Roma per Mile Svilar. Ed a quanto pare anche il futuro visto che il suo obiettivo ed intenzione è quella di rimanere nella Capitale per molti altri anni. Il classe ’99 sa bene che se è diventato uno dei migliori portieri della Serie A lo deve solo ad una persona: Daniele De Rossi.
L’ex tecnico giallorosso, dopo l’esonero di José Mourinho, lo ha promosso titolare a discapito di Rui Patricio. Nel corso dell’intervista rilasciata al noto quotidiano sportivo si emoziona parecchio quando si parla del suo ex allenatore. Nulla contro Ranieri. Anzi, il rapporto con il mister di Testaccio va alla grande, ma nel suo cuore c’è e ci sarà sempre De Rossi: “Solamente grazie a lui la mia vita è cambiata” ci tiene a ribadire il portiere.

L’elogio verso il suo ex allenatore: “Il più importante della mia vita”
Dopo anni di panchina e senza aver la possibilità di scendere in campo è arrivato quel De Rossi che ha cambiato, letteralmente, la vita calcistica di Svilar. Allenatore che, come riportato in precedenza, gli aveva preferito Rui Patricio (definito dal collega “uomo e portiere top“). Ma con De Rossi il rapporto di lavoro è stato unico: “E’ stato l’allenatore più importante della mia vita. Non potrò mai dimenticare quello che ha fatto per me“.
Dal giorno del suo ritorno nella Capitale De Rossi gli disse, chiaro e tondo, che in porta avrebbe giocato sempre e solo lui. Motivo? Credeva nelle sue potenzialità: “In sette anni nessuno mi aveva spiegato una decisione tecnica“. In conclusione parla di un possibile futuro di nuovo insieme: “Ritornare a lavorare insieme? Mi piacerebbe, magari un giorno“.