“Parole imbarazzanti e fuori luogo”: scandalo VAR, polemiche tremende dopo la diffusione dell’audio

Il tutto è successo al termine di un’importante partita in cui è avvenuto un episodio che è stato oggetto di revisione al Var
L’introduzione del Var nell’immaginario collettivo doveva rappresentare la soluzione finale per risolvere le controversie arbitrali. Ed invece di fatto ad oggi ha portato addirittura ad aumento delle polemiche da parte dei club.
Tra problematiche di protocollo, interventi non effettuati e chiamate errate non si è giunti a quel compromesso che tanto ci si auspicava. Un vero peccato visto che potenzialmente si tratta di uno strumento utile ed in grado di poter dare tanto al calcio.
Nell’ultimo periodo a far scalpore sono state anche alcune conversazioni avvenute tra la sala Var ed alcuni arbitri. A dicembre ad esempio ad infuriarsi furono i dirigenti e i giocatori della Lazio dopo il gol annullato a Rovella a Parma.
Recentemente però è successo qualcosa di ancora più eclatante, che ha avuto delle conseguenze piuttosto importanti. Scopriamo insieme cos’è successo e perché questo caso ha avuto un’eco piuttosto altisonante.
Cosa hanno detto all’arbitro dalla sala Var
Come riporta il corrieredellosport.it l’episodio in questione è avvenuto durante la semifinale di ritorno di Coppa del Re tra Atletico Madrid e Barcellona vinta dai catalani per 1-0 grazie alla rete siglata da Ferran Torres.
Nel corso della sfida l’arbitro José Luis Munuera Montero è stato richiamato al Var per un fallo di Azpilicueta su Raphinha. Il direttore di gara aveva punito il contrasto con un cartellino giallo, ma gli assistenti gli hanno dato il seguente suggerimento: “Vieni a vederla. Ascoltami. Vieni a vederla perché ci sono i tacchetti completamente sul polpaccio, gamba tesa, arriva molto in ritardo, amico…vieni a vederla”.

Le polemiche scaturite in seguito alla divulgazione dell’audio
Un messaggio che ha fatto un po’ storcere il naso così come spiegato dall’ex arbitro e attuale analista, Iturralde Gonzalez. A suo avviso il tono e il linguaggio utilizzato dall’addetto al Var, Juan Martinez Munuera sono stati un po’troppo decisi e hanno rischiato seriamente di indirizzare la scelta dell’arbitro.
Il Var infatti come spiegato da Gonzalez dovrebbe limitarsi a chiamare il direttore di gara, che una volta riviste le immagini deve prendere la decisione senza alcun tipo di condizionamento esterno. Certe osservazioni rischiano di minare il suo giudizio e di avere un’incidenza di non poco conto sulla gara. Chissà cosa sarebbe successo in Italia se fosse venuta fuori una comunicazione di questo tipo. Per fortuna almeno per ora il problema non si pone.