“Sbattiamoli tutti in galera”: il governo firma, è linea dura contro i violenti I L’AIA ora è sotto protezione dello Stato

Non ci saranno più mezze misure contro i violenti. Passa la linea dura e decisa del governo: adesso l’AIA è sotto protezione dello Stato.
Continuano i gravissimi episodi di aggressione agli arbitri su tutti i campi di calcio italiani.
Non si tratta infatti di un problema che riguarda solamente le categorie minori, ma anche i massimi campionati del Paese.
Le stesse recenti parole dell’arbitro Mario Guida hanno confermato che un problema esiste e bisogna intervenire prima che degeneri.
Ma proprio in queste ore potrebbe arrivare una svolta clamorosa che determina una linea di separazione netta tra passato e futuro. Il governo sembra infatti essersi deciso ad adottare la linea dura contro i violenti.
L’esecutivo contro chi aggredisce gli arbitri
È stato più che positivo l’ultimo incontro avvenuto tra il presidente dell’AIA, Zappi e il Ministro dello Sport, Abodi. Le due figure istituzionali hanno discusso a fondo sul problema della sicurezza della classe arbitrale durante e dopo le partite di calcio giocate sui campi italiani e, probabilmente, si arriverà ad una svolta decisiva.
In realtà una proposta c’era da tempo, ma ora tutto fa pensare che la modifica dell’articolo 583 quater del codice penale potrebbe essere realtà. La materia riguarda le “lesioni personali cagionate a un pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico in occasioni di manifestazioni sportive”, aperto nel tempo anche al personale che esercita professioni sanitarie o socio-sanitarie. Il tentativo è quello di intervenire sul comma 2, inserendo anche “gli ufficiali di gara”. Un modo per tutelare gli arbitri, il quarto uomo e gli assistenti di gara.

I gravi episodi accaduti negli ultimi mesi
Se l’accordo tra il Ministro dello Sport e il Presidente dell’AIA dovesse andare a buon fine si potrebbero prevedere pene per chi aggredisce oi direttori di gara come quanto previsto dal comma uno. In quel caso sono infatti previsti da quattro a dieci anni per lesioni gravi, o da otto a sedici anni di reclusione per lesioni gravissime.
La discussione è entrata nel vivo dopo l’ultimo gravissimo episodio avvenuto lo scorso sabato durante una partita di playoff Under 17 in Sicilia. Nella partita tra Russo Sebastiano Calcio Riposto e Pedara un arbitro di soli 19 anni è stato aggredito da alcuni pseudo tifosi. L’attenzione per queste vicende è quindi aumentata a livello esponenziale e ora l’intenzione di fare qualcosa di concreto c’è eccome.