Ultim’ora – MAXI PENALIZZAZIONE: – 15 in classifica e rischio retrocessione I Gli è andata peggio della Juventus

Interviene nuovamente la Giustizia sportiva. Cambia la classifica dopo la pesante penalizzazione di quindici punti.
L’ultimo caso in Serie A è ancora relativamente fresco. Era la stagione 2022-23 quando la Juventus fu coinvolta nel caso plusvalenze fittizie, che ebbe delle pesantissime ripercussioni sul club bianconero, ma anche sulla classifica del massimo campionato nostrano. Addirittura terminata con un patteggiamento con l’UEFA.
L’allora squadra di Allegri passò dal -15 a nessuna penalizzazione. Di nuovi quel -15, per poi chiudere il campionato con un definitivo -10 in merito ai bilanci del 2018, 2019 e 2020: un triennio macchiato dalle plusvalenze fittizie, fautrici di “slealtà sportiva”.
Un’usanza che andava di moda quella degli scambi di giocatori più alte rispetto al loro valore di mercato, in modo da generare guadagni che alleggeriscano le perdite in bilancio. Da qui il termine tristemente noto a tutti di plusvalenze fittizie.
La Juventus ne uscì con le ossa rotte da questa storia. Prima ancora della sentenza definitiva, tutto il CdA con a capo Andrea Agnelli si dimise, dopo i dieci punti di penalizzazione si arrivò al patteggiamento con l’UEFA: Che nel frattempo aveva avviato un’indagine parallela, conclusasi con una stagione senza coppe europee per i bianconeri.
Quando il meno cambia la classifica
Quando si pensa alle penalizzazioni il pensiero a Calciopoli è consequenziale: la Juventus conobbe l’onta della retrocessione in Serie B, addirittura con 30 punti di penalizzazione, che alla fine furono ridotti a nove. Altre squadre coinvolte come Milan, Fiorentina, Lazio e Reggina subirono penalizzazioni, squalifiche e ammende, con ripercussioni dirette sulla classifica del campionato e sull’accesso alle coppe europee.
Le penalizzazioni assegnate, calibrate in base al grado di coinvolgimento nei fatti contestati, furono al centro di polemiche e ricorsi. Alcuni le considerarono troppo severe, altri troppo lievi. Ciò che è certo è che la credibilità della Serie A fu messa in discussione.

Foschi presagi
Quest’anno potrebbe andare peggio allo Zenith Prato, squadra di Serie D deferita per il tesseramento irregolare del difensore Samuele Tempestini. Deferito ovviamente lui, deferiti il presidente Carmine Valentini e i due dirigenti accompagnatori: Giuliano Genchi e Alessandro Camuso.
I lanieri rischiano grosso nel momento cui la penalizzazione di quindici punti, questa l’ipotesi più accreditata, dovesse arrivare nella sentenza prevista per maggio. Tutto in bilico, dunque, nel girone D del campionato di Serie D: non solo per Prato, ma anche per San Marino, Fiorenzuola, United Riccione, Sammaurese, Corticella, Sasso Marconi, Progresso e Piacenza. La sconfitta a tavolino (con annesso un punto di penalizzazione) suona come dei foschi presagi.