Home » “Finalmente ho di nuovo il mio nome”: clamoroso Mourinho, ci ha messo 20 anni per riaverlo indietro, finora non era più suo

“Finalmente ho di nuovo il mio nome”: clamoroso Mourinho, ci ha messo 20 anni per riaverlo indietro, finora non era più suo

Josè Mourinho
José Mourinho, lo Special One – lapresse – IlPosticipo.it

Mourinho torna a far parlare di sé per episodi calcistici (e non) che creano un vespaio di polemiche. Siamo alle solite.

Lo chiamano lo Special One anche per questo. Molto più di un allenatore. Il numero uno della comunicazione, l’allenatore speciale capace di creare hype ovunque, in qualsiasi campionato abbia fatto parte. Ovunque.

In Inghilterra, ai tempi del Chelsea (era il 2015) criticò pubblicamente la dottoressa Eva Carneiro per essere entrata in campo a curare un giocatore, lasciando temporaneamente la squadra in inferiorità numerica. L’episodio generò una bufera mediatica e legale, con Carneiro che lasciò il club e fece causa al Chelsea.

Durante tutta la sua carriera in Premier, Mourinho ha accumulato decine di sanzioni per commenti sugli arbitri. Celebre una conferenza stampa con il solo intento di dire: “I prefer not to speak. If I speak, I’m in big trouble.” diventata virale. “Preferisco non parlare. Se parlo, sono nei guai”… in realtà l’allenatore portoghese non ha perso mai occasione per parlare. E non solo.

In Spagna è entrato nella storia il dito in un occhio del compianto Tito Vilanova, durante un Clasico tra Real Madrid e Barcelona. In Italia si sprecano le “Mourinhate”: dagli zeru tituli a Roma, Juventus e Milan nel 2009, a gesti verso la curva della Juventus, passando per le famigerate manette, gli attacchi all’arbitro Taylor in occasione della finale di Europa League della Roma con il Siviglia, fino ad arrivare alla super litigata con Ryan Friedkin in occasione dell’esonero da allenatore della Roma.

Caos in Turchia

Da quando ha messo piede in Turchia nel stanno succedendo di tutti i colori. Mourinho, allenatore del Fenerbahce non perde occasione di attaccare il Galatasaray, nell’ultimo derby si è andato ben oltre le accuse politiche nei confronti del club giallorosso.

Con Okan Buruk (un passato nell’Inter), si è venuti alle mani. O meglio Mourinho ha letteralmente preso per il naso il collega del Gala. Dopo il parapiglia in campo, altra benzina sul fuoco: il Fenerbahce accusa Okan Buruk di aver provocato, il Gala risponde per le rime: “Invece di scusarsi – tuonano dalla Istanbul giallorosso – una presa in giro all’intelligenza della comunità calcistica turca”.

Mou
Mourinho ai tempi del Chelsea – lapresse – IlPosticipo.it

Una vittoria fuori dal campo

Aspettando di capire l’entità della squalifica, Mourinho si riappropria di un qualcosa che non ha mai avuto negli ultimi 20 anni, sin da quando i diritti legali sul nome “José Mourinho” non sono appartenuti al diretto interessato, bensì al Chelsea. Che lo aveva registrato nel 2005, sfruttandone il merchandising.

Secondo il Daily Mail, la licenza ventennale è scaduta lo scorso 4 aprile, senza possibilità di rinnovo. Lo Special One rientrerà così in pieno possesso dei diritti sul proprio nome, libero di utilizzarlo commercialmente come meglio crede. Attenzione, però: Mou dovrà aspettare fino a novembre per riprendersi i diritti sulla sua firma autografata. Anche questa si poteva scrivere soltanto in Blues.