“Basta, non arbitriamo più”: protesta epocale delle giacchette nere I L’AIA si ribella dopo lo scandalo: stop dei fischietti

Violenza ormai senza freni nel calcio. Dopo l’ultimo episodio, esplode la protesta dell’AIA che si ribella allo status quo.
Sono anni che si auspica una svolta culturale che, a quanto pare, è di difficile comprendonio nel calcio. Gli attacchi (alcuni davvero fuori luogo) nei confronti dei direttori di gare in Serie A, si trasformano in veri e proprio episodio di violenza in altre categorie.
Nel cuore del calcio dilettantistico e giovanile, infatti, dove lo sport dovrebbe educare e unire, si è ormai insediata una pericolosa routine. Da nord a sud, di categoria in categoria, i campi da gioco diventano teatri di violenza verbale e fisica nei confronti dei direttori di gara. Spesso i protagonisti sono chi non ti aspetti: calciatori e dirigenti, ma anche tifosi e genitori.
Secondo i dati diffusi dall’Associazione Italiana Arbitri (AIA), nell’ultima stagione si è registrato un aumento del 25% degli episodi di violenza ai danni dei direttori di gara, molti dei quali minorenni o alle prime esperienze.
Un trend allarmante evidenziato da numeri spaventosi. In Campania sono stati registrati 114 episodi di violenza nel 2024, di cui 38 fisici e 76 verbali. In aumento del 32% rispetto all’anno precedente. Ovviamente è un problema generale dell’Italia.
Un fenomeno dilagante
Nel Lazio, per esempio, sono 91 i casi totali, con una forte incidenza nei campionati giovanili. Diversi arbitri hanno richiesto il supporto di scorte o accompagnamento. Con i genitori dei ragazzi che anziché insegnare il fair play, sono i primi a distruggere le fondamenta dello sport più seguito al mondo.
87 casi in Sicilia (in cui 21 arbitri sono stati refertati al pronto soccorso), 75 in Lombardia, trend in forte crescita. 63 casi in Puglia. Ovviamente dalla FIGC è arrivata una netta presa di posizione, una polemica che diventa epocale l’atto dovuto dell’AIA dopo l’ultimo caso.

Una brutale aggressione
L’ultimo episodio di violenza avvenuto a Catania è diventato tristemente virale dopo un video pubblicato da La Gazzetta dello Sport. Durante una partita dei play-off Under 17 provinciali tra la Russo Sebastiano Calcio Riposto e il Pedara, l’arbitro è stato colpito con calci e pugni.
Se la sono presa tutti contro di lui: dai tesserati in campo passando per gli spettatori scesi in campo dagli spalti. È stato necessario l’intervento dei carabinieri per garantire la sua incolumità. Sulla vicenda è intervenuta con fermezza anche l’Associazione Italiana Arbitri (AIA), sezione di Acireale. “Solidarietà all’amico e arbitro associato per la brutale aggressione”.