“Gli è rimasto il volante in mano”: Alonso, incidente choc, paura pazzesca I Tutto il mondo col fiato sospeso per lui

Panico e attimi di tensione per il pauroso incidente choc che ha visto coinvolto l’ex ferrarista, ora alla guida dell’Aston Martin.
Velocità, adrenalina, tecnologia all’avanguardia. Questo è molto altro è la Formula 1, uno degli sport più amati al mondo. Ma dietro il fascino delle monoposto che sfrecciano oltre i 300 km/h si annidano dei fantasmi che appaiono e fanno paura.
Era il 7 maggio 1982 quando il canadese Gilles Villeneuve, durante le qualifiche del GP del Belgio, perde il controllo della sua Ferrari mentre effettua un sorpasso. La sua vettura decolla e si distrugge in volo. Il pilota del Cavallino Rosso morirà qualche ora dopo lasciando un vuoto incolmabile nel cuore dei tifosi della Rossa, e non.
Il Primo Maggio del 1994 è una data che nessuno può dimenticare. Durante il Gran Premio di San Marino Ayrton Senna perde la vita schiantandosi alla curva del Tamburello. Il suo incidente, avvenuto solo un giorno dopo la morte di Roland Ratzenberger nelle qualifiche, è uno choc per tutto il mondo e innesca una profonda revisione delle norme di sicurezza della F1.
Il Circus torna a essere inondato da lacrime e dolore a Suzuka, ne 2014: Jules Bianchi esce di pista sotto la pioggia e si schianta violentemente contro una gru presente a bordo pista per rimuovere un’altra vettura. Dopo nove mesi in coma si spegne il 17 luglio 2015. È il primo decesso in gara in F1 dopo quello di Senna.
Giro di vite per la sicurezza
Le morti in Formula uno hanno sempre prodotto profonde riflessioni nel mondo della Formula 1, provocando conseguenze nel segno della sicurezza. Proprio dopo la morte di Jules Bianchi c’è stata l’introduzione del sistema Virtual Safety Car, che accelera lo sviluppo di ulteriori misure di sicurezza.
Già non si può aspettare che un pilota perda la vita, prevenire è sempre meglio che curare. Eppure nonostante una tecnologia l’avanguardia il rischio di incidenti mortali è sempre dietro l’angolo, anche senza andare a sbattere contro un muro, o delle barriere.

Una tragedia sfiorata
Nell’ultimo Gran Premio del Bahrain vinto da Oscar Piastri è passato quasi sotto silenzio l’incidente choc occorso a Fernando Alonso, ex idolo ferrarista ora all’Aston Martin, tutto perché fortunatamente non è successo nulla. Ma ripensando all’accaduto si tira un bel sospiro di sollievo, perché poteva finire in tragedia.
Lo spagnolo nel week-end in Bahrain è rimasto con il volante in mano, senza poter direzionare la sua monoposto, in balia completa del destino, fortunatamente Alonso era nel rettilineo: ruote dritte, nessun problema a frenare e a mettersi in sicurezza, sfruttando per di più la grande via di fuga. E se fosse accaduto in curva? Meglio non pensarci. Molto meglio.