“Sinner? Neanche per sogno: mi annoierei dopo 5 minuti” I Il numero uno al mondo si becca il due di picche clamoroso

“Jannik Sinner? Neanche per sogno: mi annoierei dopo cinque minuti”, che bordata nei confronti del numero uno

Lunedì 5 maggio si sta avvicinando sempre di più. Un giorno come tutti gli altri per le persone comuni. Una data importante per Jannik Sinner che vedrà terminare la squalifica per doping per quanto riguarda il “caso Wada“.

Appuntamento, per il suo ritorno in campo, in vista degli Internazionali di Roma dove ha intenzioni di ritornare a fare quello che gli piace: ovvero vincere e confermare di essere il numero uno al mondo per un motivo in particolare.

Tanto è vero che pochi giorni fa ha iniziato anche gli allenamenti per ritrovare la migliore forma fisica. Soprattutto dopo un lungo periodo di inattività in cui non ha potuto effettuare sessioni con il suo staff.

Nel frattempo, però, nelle ultime ore è arrivata una bordata non indifferente nei suoi confronti. A rivelarla una leggenda del tennis che non gliele ha mandate assolutamente a dire. Dichiarazioni che, a quanto pare, non sono passate inosservate e che stanno facendo molto rumore.

Sinner, che bordata nei suoi confronti: “Mi annoierei dopo 5 minuti”

Nel corso di una lunga e simpatica intervista che ha rilasciato alla conduttrice Geppi Cucciari, è intervenuto Adriano Panatta nella trasmissione “Un giorno da Pecora“. L’ex tennista ed attuale opinionista sportivo ha affrontato vari argomenti. Tra questi anche quello riguardante l’attuale numero uno al mondo. Una intervista, come riportato in precedenza, molto simpatica dove si è lasciato andare a battute senza freni e con il suo inconfondibile stile romano.

Alla domanda se gli piacesse, o meno, diventare l’allenatore di Jannik Sinner la risposta non si è fatta assolutamente attendere: “Ma per carità!“. Poi ha continuato affermando: “Con lui mi annoierei dopo 5 minuti. Non vorrei mai allenarlo perché non è la vita che fa per me”. Ed il motivo è fin troppo semplice: Panatta, attualmente, ha altri interessi che non combaciano e non sposano affatto il mondo del tennis.

“Mi mette addosso troppa ansia”, Sinner “preoccupa” la leggenda del tennis

Panatta ha continuato dicendo: “Vedere tutti i giorni le stesse persone mi mette addosso troppa ansia. Poi a parlare sempre di tennis. Il coach è una vocazione quasi monacale, una professione che ti costringe a vivere insieme al giocatore che alleni e al suo team, incluso il parrucchiere“.

In conclusione: “Se Sinner ha il parrucchiere? Può darsi, che ne so. Sinner e i suoi allenatori passano insieme 300 giorni all’anno mimino. Ma figurati se io tutte le mattine mi alzo e mi metto a parlare di tennis fino al tramonto. Già facevo fatica a fare la vita del tennista, figurati il coach“.