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Supermario, l’attaccante di ‘peso’ è depresso: separazione dalla showgirl e lotta per l’affido dei figli I Altro che Scarpa d’Oro: “Stendiamo un velo di silenzio”

Contrasto di gioco (Pixabay) - ilposticipo.it (1)
Contrasto di gioco (Pixabay) – ilposticipo.it

Andiamo a ripercorrere la parabola dell’attaccante che aveva incantato l’Europa per poi perdersi anche per via di alcune vicende personali

I percorsi di alcuni giocatori alle volte sono a dir poco incredibili. Partiti sotto i migliori auspici ad inizio carriera si sono poi persi strada facendo, ma di certo in quanto a talento non gli si può dire nulla.

Probabilmente in ambito italiano il primo calciatore che balza alla mente in tal senso è Mario Balotelli. Nei primi anni all’Inter sembrava poter diventare uno dei bomber top al mondo, poi mano il lento declino.

Quest’anno ha provato a cimentarsi nuovamente con la Serie A, ma con risultati piuttosto deludenti. Probabilmente non ha trovato nemmeno l’ambiente più adatto a lui a Genova, fatto sta che non è riuscito ad imporsi come avrebbe voluto.

C’è però anche un altro Super Mario che ha avuto una parabola simile e seppur non sia italiano in qualche modo ha avuto a che fare con il Bel Paese. Curiosi di sapere di chi si tratta? E allora non resta che proseguire la lettura.

Il Super Mario che ha tradito le aspettative nel Bel Paese

Il suo nome è Mario Jardel. Di primo impatto non tutti lo ricordano, ma i veri calciofili sicuramente hanno ancora negli occhi i suoi gol. Non in Serie A. Dalle nostre parti è arrivato nel 2004 a quasi 31 anni e in un contesto non propriamente semplice.

Come riportato da calciobidoni.it fu acquistato dall’Ancona che già a gennaio era quasi praticamente spacciato e vicino alle retrocessione in Serie B. Di fatto il brasiliano era ancora alle prese con le sue vicissitudini familiari. Qualche anno prima infatti aveva divorziato dalla moglie e da allora aveva intrapreso una dura battaglia con lei per l’affidamento dei figli.

Mario Jardel (LaPresse) - ilposticipo.it
Mario Jardel (LaPresse) – ilposticipo.it

Il passato glorioso in Portogallo e in Turchia

Nelle Marche era apparso sovrappeso e piuttosto indietro a livello di forma atletica. Per questo ha collezionato appena tre presenze per poi lasciare la squadra già a fine marzo. Nei suoi confronti però sono piovute dure critiche tra cui quella passata alla storia da parte di un giornalista nostrano dopo una sua prestazione incolore: “Stendiamo un velo di silenzio in rispetto di quello che è stato”.

Un vero peccato visto che in Portogallo con le maglie di Porto e Sporting Lisbona ha segnato con una certa costanze, tant’è che nel 1999 ha vinto anche la Scapa d’Oro. Anche nella stagione 2000-2001 con il Galatasaray ha fatto vedere di che pasta era fatto. Purtroppo per lui gli eventi della vita non lo hanno aiutato e hanno messo fine anzitempo ad una carriera ad alti livelli.