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Tragedia in casa Maradona: morto a 52 anni, arresto cardiaco fatale I il 118 non fa in tempo: tutta la famiglia lo piange

Diego Armando Maradona e Papa Francesco
Diego Armando Maradona e Papa Francesco, di nuovo insieme lassù – facebook – IlPosticipo.it

Maradona, storia di una morte che fa ancora scalpore. Ma c’è anche un’altra tragedia con particolari raccapriccianti.

Sembra ieri. È passato quasi un lustro senza più Diego Armando Maradona tra noi. Il più forte di tutti, senza se e senza ma. In cuor suo lo sa anche Leo Messi, senza sminuire la Pulce: il fuoriclasse che più si è avvicinato a D10S.

El Pibe de Oro se ne andò nell’anno della pandemia da Coronavirus, a 60 anni, lasciando un vuoto incolmabile nei cuori di milioni di tifosi, non solo in Argentina e a Napoli, ma in ogni angolo del pianeta dove il calcio è religione.

Ma a quasi cinque anni dalla sua scomparsa, nuovi dettagli emersi dalle indagini, dalle testimonianze e dai referti medici raccontano una fine che ha il sapore dell’abbandono, della negligenza e del dolore. Diego si trovava nella sua casa di Tigre, una villa nella periferia di Buenos Aires, dove stava trascorrendo la convalescenza dopo un intervento chirurgico al cervello.

Era circondato da pochi fidati collaboratori e dal personale medico incaricato di assisterlo. Ma proprio qui cominciano le ombre: secondo la ricostruzione dei magistrati argentini, Maradona è stato lasciato solo per ore, nonostante le sue condizioni richiedessero monitoraggio costante.

Nuove verità

Alle 11:30 del mattino, una delle infermiere lo trova senza vita. Il corpo, immobile nel letto, mostra chiari segni di sofferenza. I tentativi di rianimarlo sono inutili. L’autopsia rivelerà un edema polmonare acuto causato da un’insufficienza cardiaca cronica. Ma il cuore di Diego, da tempo malato e appesantito da anni di eccessi, sembra essersi arreso in silenzio.

Le nuove verità hanno scosso l’opinione pubblica: sette persone del suo staff medico finiscono sotto accusa per omicidio colposo. I pubblici ministeri parlano di “abbandono”, di “una condotta inadeguata, carente e negligente”. Le parole della figlia Dalma, oggi, fanno ancora scalpore: “La stanza dove tenevano papà puzzava di urina, era disumana. Un posto disgustoso, nessun essere umano avrebbe dovuto trovarsi in un luogo così, figuriamoci mio padre nelle sue condizioni di salute“.

Diego Hugo e Lalo Maradona
Diego Armando Maradona in compagnia del fratelli Hugo e Lalo – facebook – IlPosticipo.it

Di tragedia in tragedia

Un anno dopo Diego è scomparso anche Hugo. In Argentina erano convinti che avrebbe ripercorso le orme del fratello. Nulla di tutto questo. Nell’annata di Ascoli si capì chi era veramente, l’allora presidente Rozzi lo scaricò in un amen. Smise di giocare nel 2004, divenne allenatore e fondò alcune scuole calcio, una a Miami l’altra proprio a Napoli, sui campi di Casoria, Secondigliano e Vomero, divenendo il Coordinatore Tecnico degli Allenatori.

Muore improvvisamente ad appena 52 anni, a Monte di Procida, in Provincia di Napoli, causa arresto cardiaco. La pronta chiamata al 118 non lo salvò: gli operatori non poterono fare altro che constatarne il decesso. Fatale l’ultima crisi.