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“Sono ancora più inc…o” : Marotta ci va giù durissimo I “Tutta invidia su di noi”

Beppe Marotta (LaPresse) - ilposticipo.it
Beppe Marotta (LaPresse) – ilposticipo.it

Il presidente dell’Inter Beppe Marotta ha parlato della situazione della squadra e anche di un particolare riguardante un’acerrima rivale

La stagione dell’Inter è stata fin qui decisamente positiva. Adesso però serve quello sforzo finale per cercare di ottenere il massimo possibile. Mister Inzaghi non vuole mollare nessuno dei tre obiettivi stagionali e spera vivamente di giocarseli fino in fondo.

Il sogno “proibito” naturalmente è la Champions League e a questo proposito si è espresso il patron nerazzurro Beppe Marotta, che è consapevole del buon percorso fatto dai suoi e dell’impresa di Monaco.

Al tempo stesso però come ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport non è stato fatto ancora nulla. Ci sarà un ritorno da giocare in cui l’Inter dovrà far valere il ruolo da favorita che si è conquistata nel match d’andata.

Marotta però ha analizzato anche altri aspetti oltre a quelli di campo e ha difesa a spada tratta il club, che a suo modo di vedere viene spesso preso di mira per alcune dinamiche inerenti i conti societari.

Il punto sulle questioni finanziarie nerazzurre

L’ex dirigente della Juventus ha precisato che il club non ha nessun tipo di pendenza e che non è mai esistito il rischio fallimento. Anche l’esposizione finanziaria è ben controllata. Dunque, non c’è nessun pericolo al contrario di quanto si possa comunemente pensare.

In seguito il presidente si è tolto anche un piccolo sassolino dalla scarpa nei confronti dei detrattori della Beneamata: “Su di noi ne dicono tante, fa parte del concetto italiano della cultura dell’invidia. Chi vince si porta dietro questo stereotipo, che però è sbagliato”.

Fabio Paratici (LaPresse) - ilposticipo.it
Fabio Paratici (LaPresse) – ilposticipo.it

La sua opinione su Paratici al Milan

In merito al presunto approdo al Milan del suo illustre collega nonché amico Fabio Paratici ci ha tenuto a spegnere delle voci circolate sul suo conto: “È una leggenda metropolitana. Come è possibile immaginare io abbia potuto condizionare la proprietà, il presidente o l’amministratore delegato del Milan, tutte persone che hanno competenze. Non aspettano un mio suggerimento”.

Poi ha proseguito: “Anche volendo, qual sarebbe l’accusa, cosa avrei fatt0? Se Paratici viene a fare il direttore sportivo del Milan sarei anche contento perché mi genererebbe ulteriori stimoli, per cui sarei ancora più incazzato”. Insomma, una chiusura più che sportiva di un caso che era stato ingigantito oltremodo, anche perché allo stato attuale il matrimonio tra Paratici e Diavolo sembra essere definitivamente saltato.