“Devo tornare in Brasile: ho un serio problema personale”: processo per omicidio colposo I Incidente stradale, tre morti e condanna

Gudmundsson e non solo. Giocatori con problemi personali con la Giustizia. A processo per omicidio colposo. Ecco perché.
Chissà quanto avrà influito sul suo rendimento in un’annata con la Fiorentina da montagna russe. Chissà se alla fine sarà veramente innocente o colpevole. Ma il caso Albert Gudmundsson in Islanda sembrava chiuso, invece non è così.
La sentenza di primo grado, lo scorso ottobre, aveva assolto l’attaccante della Viola, riconosciuto innocente dall’ipotesi di “cattiva condotta sessuale” di cui era stato accusato da una ragazza nell’estate del 2023.
Sembrava fosse tutto finito con quella storia. Invece non è così. Alla fine la Procura di Reykjavik ha presentato ricorso, decidendo di andare avanti fino al grado successo e conclusivo del procedimento giudiziario.
Per Gudmundsson, e soprattutto per la Fiorentina, la partita è ancora aperta, ma è il lungo iter burocratico a preoccupare. La sentenza definitiva arriverà non prima del giugno 2025, come sottolinea Gazzetta dello Sport. Il numero 10 viola si è sempre detto innocente e con la stessa serenità intende affrontare le prossime tappe del procedimento giudiziario. Bisognerà capire se la Fiorentina adotterà lo stesso metodo in ambito di mercato.
I giocatori e il sottile rapporto con la Giustizia
Non è la prima volta, probabilmente non sarà l’ultima che un giocatore ha a che fare con la Giustizia, per i più disparati motivi. Nel mondo del calcio, d’altronde, il confine tra celebrità e responsabilità legale è spesso labile.
Mentre i calciatori sono idolatrati per le loro imprese in campo, la loro vita fuori dallo stadio può diventare terreno minato. Il caso di Edmundo, è uno degli esempi più emblematici di questo rapporto contrastante tra calciatori e Giustizia.

Quattro anni e mezzo di reclusione. Ma…
“O Animal” è stato uno dei brasiliani più talentuosi e discussi degli anni ’90. Dotato di un innato senso del gol e di un carisma travolgente, ha vestito le maglie di club prestigiosi come Vasco da Gama, Fiorentina, Napoli e Palmeiras. Ma la sua carriera è stata costellata da episodi controversi, sia dentro che fuori dal campo.
Iconico il caso del 1995, quando, durante i festeggiamenti del Carnevale a Rio de Janeiro, Edmundo fu coinvolto in un grave incidente stradale. Alla guida in stato di ebbrezza, provocò uno schianto in cui persero la vita tre persone. Il processo giudiziario fu lungo e controverso. Edmundo fu condannato inizialmente a quattro anni e mezzo di reclusione, ma non scontò mai realmente la pena in carcere. Ricorsi, sospensioni e cavilli legali allungarono a dismisura l’iter giudiziario. Gudmunsson spera che il suo caso non sarà così lungo.