Home » “E’ il nuovo Sheva”: 17 milioni di motivi per rinfacciarlo a ‘Condor’ I Fuori dai radar, nemmeno in panchina

“E’ il nuovo Sheva”: 17 milioni di motivi per rinfacciarlo a ‘Condor’ I Fuori dai radar, nemmeno in panchina

Andriy Shevchenko (LaPresse) - ilposticipo.it
Andriy Shevchenko (LaPresse) – ilposticipo.it

Alla scoperta di uno di uno dei più grandi flop della storia recente del Milan. Arrivato tra molteplici proclami ha tradito le aspettative

Raccogliere l’eredità di grandi campioni, che hanno fatto la storia di top club prestigiosi non è mai semplice. Anzi, si tratta di un compito che può lasciare in dote delle pressioni non indifferenti sui successori.

Per questo può capitare che almeno inizialmente non ci si riesca ad esprimere al massimo delle proprie potenzialità o che nonostante ce la si metta tutta si finisca sempre per incappare in paragoni controproducenti.

Le società stesse però devono valutare bene queste situazioni e probabilmente in alcuni casi devono essere più protettive nei confronti dei nuovi arrivati. Di fatto vanno tolte immediatamente determinate responsabilità. Soprattutto se si sta attraversando una fase di ridimensionamento.

Ed è un po’ quello che è capitato al Milan, che ha avuto notevoli difficoltà nel sostituire uno dei giocatori più illustri della sua storia moderna, ovvero Andriy Shevchenko. In pochi probabilmente ricorderanno chi fu il suo erede visto che non ha per niente lasciato il segno.

Chi è l’erede di Sheva che deluso la piazza

Si tratta di Ricardo Oliveira che arrivò al Milan nell’estate 2006 proprio quella in cui Sheva passò al Chelsea di Abramovich. I tifosi rossoneri si aspettavano un nome altisonante. Alla fine però arrivò il brasiliano, che come riporta calciobidoni.it era reduce da un’esperienza positiva al Betis Siviglia.

Pagato 17 milioni di euro sembrava essere una sorta di predestinato visto il gol al debutto a San Siro contro la Lazio. Da allora però non riuscì a ripetersi e mise a segno soltanto altri 4 gol in tutta la stagione (2 in campionato e 1 in Coppa Italia).

Ricardo Olivera (Fonte milanstellare Instagram) - ilposticipo.it
Ricardo Oliveira (Fonte milanstellare Instagram) – ilposticipo.it

L’inevitabile addio a fine stagione

Nonostante le prestazioni insufficienti nel complesso ha trovato il suo spazio. Proprio per questo il Milan dopo appena una stagione decise di cederlo al Real Saragozza dove tornò a segnare con una certa continuità, totalizzando 18 reti in 37 apparizioni. 

Una testimonianza di come probabilmente la Liga sia stato un campionato maggiormente affine alle sue caratteristiche e di come la Serie A con i suoi tatticismi estremi non fosse adatta a lui. Fatto sta che all’ombra della Madonnina nessuno l’ha mai rimpianto. Anzi, l’allora amministratore delegato del Milan Adriano Galliani fu aspramente criticato per aver acquistato un giocatore per niente funzionale alla causa spendendo anche qualche milione di troppo.