“Prendetemelo subito: lui sì che è un vero bomber”: solo a letto però I Ecco ‘Inseminator”, che pacco per il Presidente

Si moltiplicano le storie di bomber non solo nel rettangolo di gioco, ma anche nella vita privata. Ecco l’Inseminator.
Goleador, una parola di stampo spagnolo, entrata ormai da tempo nel nostro vocabolario. L’unione di due parole: “gol e toreador“: un calciatore nato per segnare, in breve. Nel mondo del calcio, i goleador sono idolatrati per le loro prestazioni sul rettangolo verde: velocità, precisione e Killer Instinct. Ma per alcuni di loro, il talento non si ferma al campo da gioco.
Molti goleador vanno a segno sotto le lenzuola, mettendo a segno valanghe di reti. Uno di questi è Cristiano Ronaldo, noto per la sua dedizione al fisico e alla performance, non ha mai fatto mistero di vivere la sua intimità con la stessa attenzione con cui cura ogni dettaglio atletico. Ex compagne e interviste rivelano un Cristiano attento, instancabile goleador anche tra le mura di casa.
La sua storia tra Mauro Icardi e Wanda Nara è finita malissimo: passione, gossip, social e… confessioni bollenti. Fin quando sono stati una coppia Maurito e Wanda hanno spesso lasciato intendere che l’intesa fuori dal campo era stata altrettanto esplosiva.
Anche Ronaldinho è stato spesso descritto come un amante generoso e instancabile, capace di portare la samba anche tra le lenzuola, oltre che stregare il mondo intero per almeno un biennio, quando era il più forte di tutti. Per distacco.
Sex symbol
Da George Best a Antonio Cassano, la storia del calcio è piena di “bomber” noti tanto per i gol quanto per le conquiste. Tra voci di spogliatoi e interviste provocatorie, alcuni di questi giocatori sono diventati veri e propri sex symbol, facendo parlare di sé anche al di fuori delle imprese sportive.
Essere un goleador, per alcuni, non significa solo gonfiare la rete. Significa anche vivere con intensità, passione e carisma ogni aspetto della propria vita. E se il campo di gioco cambia, l’approccio resta lo stesso: puntare al bersaglio… e centrarlo. E poi c’è chi goleador è stato a conti fatti soltanto fuori dal campo. O giù di lì.

Una grande famiglia
Ivan Kaviedes, il primo ecudoriano in Italia, è stato il bomber dei bomber. Sotto le lenzuola però. Sembrava destinato a un futuro da goleador dopo aver segnato 43 gol in una sola stagione con l’Emelec. Si trasferì in Europa, dove vestì le maglie di Perugia, fortemente voluto dall’allora presidente Gaucci, prima di giocare con Celta Vigo, Porto e Crystal Palace. Tuttavia, il salto di qualità non arrivò mai: troppe distrazioni.
Negli ultimi anni, il suo nome è ricomparso nei gossip latinoamericani per ragioni ben lontane dal pallone. Secondo indiscrezioni rimbalzate da media locali, Kaviedes sarebbe padre di oltre 10 figli, avuti da donne diverse, alcune fonti parlano addirittura di un numero molto più alto. Se in campo ha segnato poco, nella vita privata sembra non aver mai smesso di andare… a segno. Più che goleador, un Inseminator. Ivan oggi vive in Ecuador, lontano dai riflettori, dedicandosi a progetti sociali e alla sua grande famiglia.