Esclusiva Adriano Panatta: “Sinner? Ha fatto bene a patteggiare: da Wada ci si può aspettare di tutto”

In esclusiva ai nostri microfoni, Adriano Panatta ha parlato di giovani e sport, e di come fare ad avvicinarli oggi, al tennis, diversamente dalla sua epoca. Ma non solo: si è anche espresso su Sinner. Soprattutto sul caso Wada.
Il mondo che evolve. E cambia. Così come i bambini delle varie generazioni. Adriano Panatta ha spiegato come, dal suo punto di vista, i giovani di oggi si avvicinino in maniera diversa allo sport rispetto a quando era giovane lui. “I bambini cercano sempre di emulare i grandi campioni – ci ha spiegato -. Ma nel mondo di oggi serve lo stimolo per avvicinare i bambini allo sport. Anni fa forse non era così.”
“I ragazzi oggi hanno più possibilità di informarsi, alcuni usano il cellulare in maniera compulsiva, ma in rete ci sono tanti filmati di sport che i genitori possono fare vedere loro per stimolarli.”, ha detto ancora ai nostri microfoni in esclusiva Adriano Panatta. “Il mio idolo, a 12 anni, era il giocatore più forte del circolo nel quale mi allenavo. Questo perché vedevo lui. Oggi si può arrivare ad ammirare atleti di tutto il mondo”.
E infine, poi, una importantissima dichiarazione su Sinner: “Sono convinto che Jannik ha sfruttato questo periodo per migliorare il suo gioco sulla terra e non abbia perso la forma fisica”. Ancor di più significativa poi la sua chiosa. “Sono convinto anzi che vincere a Roma o a Parigi. Ha fatto bene a patteggiare perché dalla Wada ci si può aspettare di tutto”.