“Ordinò di UCCIDERE 4 vicini di casa”: accusa tremenda per la stella sudamericana I “Sgozzati e fatti a pezzi con l’inganno”

Una storia drammatica che ha poco a che fare con losport, se non che si tratta di una stella sudamericano. Ma l’accusa è terribile.
Tra gloria e scandali. Sono degli idoli di grandi e piccoli, uomini e donne, tifosi e sportivi. Dovrebbero rappresentare un esempio per milioni di giovani. Eppure, non sempre i campioni del calcio rimangono confinati nel rettangolo da gioco.
Quando le luci della ribalta si spengono, s’accendono quelle nelle aule dei tribunali. Negli ultimi decenni, non sono pochi i calciatori coinvolti in vicende giudiziarie: dalle accuse di evasione fiscale ai casi di violenza domestica, passando per il doping, la corruzione, e perfino il coinvolgimento in organizzazioni criminali.
Casi clamorosi come quello di Diego Armando Maradona, finito nei guai per droga e rapporti con ambienti malavitosi. Ma anche quello di Ronaldinho, arrestato in Paraguay per uso di passaporto falso: passò più di un mese tra carcere e arresti domiciliari prima di pagare la cauzione.
Benjamin Mendy, ex Manchester City, fu accusato e processato per diversi capi di stupro. Alla fine fu assolto ma la sua carriera è stata gravemente compromessa. Andò peggio ad Adam Johnson, ex nazionale inglese con un passato nel Sunderland: fu condannato a 6 anni di carcere nel 2016 per atti sessuali con una minorenne.
Da Franck Ribery e Karim Benzema
Ribery e Benzema furono coinvolti (anche se in modi diversi) in scandali legati a rapporti sessuali con una prostituta minorenne (caso Zahia Dehar), anche se le conseguenze penali furono limitate. In particolare KB9: condannato a un anno di reclusione con sospensione della pena e a una multa per il tentato ricatto a Mathieu Valbuena (il famoso caso del “sex tape”).
Chi pensa che siano soltanto i giocatori di calcio a finire in aula di tribunali perché è lo sport dove girano più soldi ed è facile finire in qualche guaio giudiziario, si sbaglia di grosso. Accade anche altrove. Ahinoi.

Accuse gravissime
Lucho Herrera non è solo ricordato per aver vinto una Vuelta (1987) e per due volte maglia a poix come migliore scalatore del Tour de France. Il ciclista colombiano, ora 64enne, è accusato in patria di essere il mandante dell’omicidio di 4 vicini di casa, con lo scopo di prendere i loro terreni.
Lo ha rivelato il quotidiano ex Cronista, che cita la testimonianza di due ex paramilitari pagati proprio da Lucho Herrera per rapire e uccidere le vittime, spacciandole per guerriglieri. Gazzetta dello Sport rilancia la notizia tragica sottolineando che le quattro vittime furono sgozzate con un machete e fatti a pezzi. Solo anni dopo si fece luce sull’accaduto. I familiari delle vittime invocano giustizia, Herrera si professa innocente, palla alla Giustizia.