Scommesse Champions, Dybala è coinvolto I Dichiarazioni inequivocabili dell’argentino

Le scommesse dei giocatori continuano a tenere banco. Le dichiarazioni di Paulo Dybala sono davvero Dichiarazioni inequivocabili.
Ha trovato la sua forza nella popolarità, nella spettacolarità dei suoi interpreti ma soprattutto in quel senso di appartenenza chiamato fede calcistica. Il calcio e la sua forza: energia travolgente e coinvolgente, i suoi campioni amati e la sua capacità di unire milioni di persone. Ma dietro la sua forza, si nasconde un lato oscuro, che viene di tanto in tanto a galla.
Una minaccia che lede la credibilità di un intero sistema, quello delle scommesse, sempre più incontrollate e spesso legate a circuiti illegali. Negli ultimi anni, l’espansione delle piattaforme di gioco online (molte delle quali illecite) ha reso semplicissimo puntare denaro su ogni aspetto possibile di una partita, dal risultato finale al numero di ammonizioni, fino ai dettagli più banali.
Il problema è che non sono solo appassionati e gente normale a lasciarsi tentare: sempre più spesso emergono casi di giocatori, anche di primo piano, coinvolti in dinamiche di scommesse vietate. La tentazione è forte e i meccanismi di controllo sembrano ancora troppo deboli per contrastare il fenomeno.
In alcuni casi, dietro alle scommesse dei calciatori si celano drammi personali: ludopatia in primis, ma anche pressioni economiche (una conseguenza di chi gioca troppo), o il semplice desiderio di “sfidare il sistema”. In altri casi, la situazione è ancora più inquietante: vere e proprie reti di siti illegali che alimentano un mercato nero fatto di anonimato, soldi facili e, talvolta, minacce e ricatti.
Il match fixing
Le autorità sportive stanno cercando di correre ai ripari per questo fenomeno sempre più dilagante chiamato match-fixing. Ma l’anonimato garantito da molte piattaforme offshore, spesso con base in paradisi fiscali, complica ulteriormente i controlli.
Ma qualcuno ha già pagato. Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, due dei talenti più promettenti del calcio italiano, sono indagati e squalificati. Nell’indagine c’era anche Niccolò Zaniolo: se l’è cavata con una multa, ma solo perché giocava a poker (online) e simili.

Le scommesse lecite
Partendo dal presupposto che i giocatori non possono scommettere sul calcio, ci sono le scommesse lecite, su siti legit, controllati e sicuri. Oppure quelli che fanno giocatori, dirigenti e allenatori, tra il serio e il faceto. Claudio Ranieri, per esempio, non scommetterebbe un euro sulla Roma (ma non vuol dire non pensare al quarto posto). Ghisolfi invece raddoppia: punterebbe due euro sui giallorossi in Champions League. E Paulo Dybala?
Più vicino all’uomo mercato della Roma che al suo allenatore: “La classifica ci dice che possiamo farcela – ha spiegato l’iridato argentino in conferenza stampa ai Laureus World Sports Awards, gli Oscar dello sport a Madrid – moltissime squadre che stanno lottando per un posto e stanno giocando bene”. La Joya non può aiutare la Roma, visto l’ennesimo infortunio con annessa operazione chirurgica. “Io cerco di stare vicino ai miei compagni, speriamo che chi sta più su in classifica perda alcuni punti”. Questo sì che è legit.